Policlinico Federico II, Babbo Natale arriva anche dai bimbi ricoverati in pediatria

Il Natale arriva anche per i piccoli ricoverati nel reparto di pediatrico dell’azienda ospedaliera Federico II di Napoli. Grande festa oggi pomeriggio nell’Aula Magna...

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Il Natale arriva anche per i piccoli ricoverati nel reparto di pediatrico dell’azienda ospedaliera Federico II di Napoli. Grande festa oggi pomeriggio nell’Aula Magna dell'Edificio 11 del secondo Policlinico grazie alle docenti del programma «La scuola in ospedale», che hanno donato un po’ di gioia prenatalizia ai bambini e alle bambine degenti nella struttura ospedaliera.


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Ad aprire l’evento l'intervento del direttore del Policlinico Federico II, Anna Iervolino, che ha sottolineato l’importanza per i bambini costretti in ospedale «di non perdere la continuità didattica. Noi prestiamo molta attenzione non soltanto al percorso di cure, che è di assoluta eccellenza, ma anche ai percorsi di umanizzazione e normalità di questi ragazzi e delle loro famiglie».
 

L’evento si inserisce in un programma di assoluto rilancio della clinica pediatrica, per la Iervolino «già fiore all'occhiello della sanità campana, che sarà ancora di più al centro della mia azione manageriale perché non vengano meno investimenti di risorse umane e tecnologiche per dare una risposta di elevata qualità».
Il progetto ministeriale «Scuola in ospedale» garantisce ai piccoli ricoverati il diritto all’istruzione per le scuole di tutti i gradi, e dal 2018 al Policlinico Federico II è possibile anche avvalersi delle continuità didattica per i ragazzi delle scuole superiori, completando così tutto il ciclo di insegnamento dell'età evolutiva.
 
«Abbiamo cercato di ricreare un momento che si vive in tutte le scuole: la classica festa di Natale – ha evidenziato Carmela Bravaccio, neuropsichiatra infantile della Federico II – anche i compagni dei bambini qui ricoverati sono arrivati per un momenti per condividere la gioia con i loro amici di classe».
Personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport, come Gianni Maddoloni, performance e canti: non solo i piccoli pazienti, ma anche le famiglie, hanno preso parte al momento di solidarietà accompagnato dal consueto scambio di con il Babbo Natale dell’Esercito Italiano del Comando di Nola.


Maria Rosaria, madre di una bambina affetta da disturbi dell'alimentazione ricoverata nel reparto ha testimoniato l’importanza del progetto scolastico portato avanti nel reparto. «Le insegnanti si propongono tutti i giorni – ha spiegato – e sollecitano grande entusiasmo alla partecipazione, sia per riempire i tempi morti della ospedalizzazione ma anche per non lasciarsi dietro dei momenti scolastici che purtroppo siamo costretti a perdere». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino