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Al grido di "Chi non salta camorrista è" e "Noi la camorra non la vogliamo" è partita questa mattina la marcia in ricordo delle vittime innocenti della strage del bar Sayonara a Ponticelli, di cui oggi ricorre il 25esimo anniversario.
Era l'11 novembre 1989 quando nel corso di un conflitto a fuoco tra clan avversi, caddero anche quattro vittime innocenti: Gaetano De Cicco, Domenico Guarracino, Salvatore Benaglia e Gaetano Di Nocera. Ad aprire la marcia, uno striscione, portato da alunni di scuola elementare e dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris, con lo slogan 'Mani pulite per la legalità».
Alla marcia, promossa da associazioni del territorio e da Libera, hanno partecipato diverse scuole del quartiere Ponticelli, dalle elementari alle superiori. «Per battere la camorra - ha detto de Magistris - serve una rivoluzione culturale ed è bene che oggi ci siano le scuole e tanti giovani. La loro presenza - ha aggiunto - è un messaggio positivo per Ponticelli e per Napoli, ma oggi - ha proseguito il sindaco - bisogna anche ricordare per non dimenticare le vittime ed essere vicino ai familiari».
Un luogo, quello della strage, che oggi - denunciano i familiari delle vittime - è piazza di spaccio.
Il Mattino