Ponticelli, strage del Bar Sayonara. De Magistris con i bambini: «Chi non salta camorrista è»

Ponticelli, strage del Bar Sayonara. De Magistris con i bambini: «Chi non salta camorrista è»
Al grido di "Chi non salta camorrista è" e "Noi la camorra non la vogliamo" è partita questa mattina la marcia in ricordo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno




Al grido di "Chi non salta camorrista è" e "Noi la camorra non la vogliamo" è partita questa mattina la marcia in ricordo delle vittime innocenti della strage del bar Sayonara a Ponticelli, di cui oggi ricorre il 25esimo anniversario.



Era l'11 novembre 1989 quando nel corso di un conflitto a fuoco tra clan avversi, caddero anche quattro vittime innocenti: Gaetano De Cicco, Domenico Guarracino, Salvatore Benaglia e Gaetano Di Nocera. Ad aprire la marcia, uno striscione, portato da alunni di scuola elementare e dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris, con lo slogan 'Mani pulite per la legalità».



Alla marcia, promossa da associazioni del territorio e da Libera, hanno partecipato diverse scuole del quartiere Ponticelli, dalle elementari alle superiori. «Per battere la camorra - ha detto de Magistris - serve una rivoluzione culturale ed è bene che oggi ci siano le scuole e tanti giovani. La loro presenza - ha aggiunto - è un messaggio positivo per Ponticelli e per Napoli, ma oggi - ha proseguito il sindaco - bisogna anche ricordare per non dimenticare le vittime ed essere vicino ai familiari».



Un luogo, quello della strage, che oggi - denunciano i familiari delle vittime - è piazza di spaccio. Tanti giovani, ma poca partecipazione da parte degli adulti che - ha sottolineato Pasquale Leone, referente Libera Ponticelli e componente dell'associazione Terra di confine - «sono i grandi assenti di questo quartiere e forse sono quelli che 25 anni, fa pur sapendo, non hanno parlato. I giovani di oggi di Ponticelli - ha proseguito - invece hanno deciso che si deve parlare, che si deve cambiare, sono loro il vero motore del cambiamento». Una giornata di memoria che proseguirà con la veglia in programma stasera alle 18.30.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino