Il popolo di San Gennaro scende in piazza: «Giù le mani». De Magistris: io, con i cittadini | Rivedi la diretta-Facebook del Mattino

NAPOLI - Oltre duemila napoletani si sono radunati davanti al Duomo al grido: «San Gennaro non si tocca». Come annunciato, i manifestanti hanno legato i fazzoletti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
NAPOLI - Oltre duemila napoletani si sono radunati davanti al Duomo al grido: «San Gennaro non si tocca». Come annunciato, i manifestanti hanno legato i fazzoletti bianchi, che si sventolano nel giorno del miracolo, all'ingresso della Cappella per protestare contro il decreto Alfano ,che affida al cardinale, sottraendola al sindaco, la nomina di quattro componenti della Deputazione che da oltre 500 anni gestisce il tesoro del patrono della città.


Foto: Deputazione San Gennaro, il nodo del fazzoletto bianco alla corda

La stessa Deputazione che rappresenta la nobiltà e il popolo si è riunita, per la prima volta, assieme ad alcuni cittadini per decidere le prossime azioni di lotta. In serata è atteso il cardinale nella Cattedrale per il giubileo dei divorziati. Tutto l'evento è stato trasmesso in diretta video su Facebook dal Mattino: collegate in tempo reale fino a 7mila persone. 

Foto: Manifestazione popolare al Duomo contro il decreto Alfano 

Il sindaco assente alla manifestazione, ma si schiera con la piazza. «San Gennaro non deve essere toccato. No a diaspore né lotte» dice Luigi de Magistris, che commenta così, nel giorno del flash mob «Giù le mani da San Gennaro», il decreto del Viminale che modifica la Deputazione del Santo patrono della città. «Mi schiero dalla parte del popolo - spiega - Roma stia lontana da Napoli. Eviterei operazioni che il popolo non comprenderebbe». Il decreto del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, é «un'operazione che non mi è piaciuta, fatta senza pubblicità». Ed è «strano», per il sindaco, aver appreso della decisione dalla stampa che «si fa questo scippo» alla città di un pezzo di storia, di tradizione e identità. «Perché modificare qualcosa che finora ha funzionato? Certo, tutto può essere migliorato, ma perché far diventare San Gennaro strumento di una prova muscolare». San Gennaro, nelle parole del sindaco, «ha sempre unito la città», e «questo provvedimento calato da Roma, divide Napoli, in un momento in cui la città è unita e va difesa». Il sindaco fa sapere «di essere pronto a sostenere l'iniziativa», lasciando da parte «commi, virgole e punti e virgole». «San Gennaro - spiega - è al di sopra delle sovrastrutture giuridiche e delle pochezze che si giocano sulla storia del santo della città di Napoli». La manifestazione di oggi, nata sui social, per il sindaco «è stata molto bella perché dimostra fino in fondo che San Gennaro è della città, il suo patrono».

   
 

 

Pubblicato da Il Mattino su Sabato 5 marzo 2016
 
 

 

Pubblicato da Il Mattino su Sabato 5 marzo 2016
 
 

 

Pubblicato da Il Mattino su Sabato 5 marzo 2016
 
 

 

Pubblicato da Il Mattino su Sabato 5 marzo 2016





  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino