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Mercatini della monnezza a via Malvasi e falò a via Conforti, a pochi passi da porta Nolana. Ieri sera è andato in scena l'ennesimo spettacolo di degrado che ormai i residenti denunciano con sempre maggiore veemenza. Molto dopo le 23 l'ormai storico mercatino della monnezza di via Malvasi era ancora in pieno svolgimento nonostante le regole anti contagio impongano il coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00 del mattino. Centinaia di persone si ammassavano, in barba a qualsiasi regola anti contagio, intorno agli oggetti piazzati sulle bancarelle improvvisate dagli extracomunitari che vivono in zona mentre a porta Nolana alcuni stranieri, per riscaldarsi, hanno acceso un fuoco.
Una vera e propria piaga sociale quella dei mercatini gestiti dagli extracomunitari che raccattano tra i cassonetti merci da rivendere per pochi spiccioli. Di giorno la zona di porta Nolana è presidiata, con una certa efficacia, dalla polizia Municipale. I problemi più evidenti affiorano proprio quando i vigili urbani vanno via a fine turno e l'area diventa di competenza della polizia di Stato, dell'Esercito o dei Carabinieri, impegnati in una dura e spesso invisibile battaglia per mantenere l'ordine pubblico nonostante gli organici sottodimensionati.
«Ormai non ce la facciamo più - spiegano i residenti della zona - di sera evitiamo di uscire anche solo per buttare la spazzatura visto che ci sono centinaia di persone ammassate, spesso senza mascherina.
Il problema dei mercatini della monnezza che infestano la zona di porta Nolana, ma anche piazza Garibaldi e il quartiere Vasto, sembra non avere una soluzione. Nonostante i numerosi "passi" fatti dai cittadini con le istituzioni - sia a livello locale che a livello nazionale, con una interrogazione parlamentare specifica sul tema - non si è mai giunti ad una vera soluzione. Ne, tantomeno, si discute più dell'area di "libero scambio" che doveva consentire - almeno nelle intenzioni dei promotori - la liberazione di questa zona di Napoli da una piaga economica, sociale e culturale. Oltre al problema di vivibilità per quartieri che stanno conoscendo una inarrestabile svalutazione del patrimonio immobiliare - magari acquistato dopo una vita di sacrifici - esiste il non trascurabile problema sanitario. Centinaia di persone ammassate possono rappresentare un rischio enorme dal punto di vista dell'incidenza del contagio a Napoli, e più in generale, in tutta la Campania.
Il vero e proprio motore trainante dei mercatini della monnezza è rappresentato dalle centinaia di rom che circolano ogni giorno con i loro passeggini attrezzati a raccogliere quanto c'è di recuperabile tra i cassonetti. Resterà da capire se con l'istituzione della zona rossa nella zona rossa del campo rom di Scampia, si riuscirà a porre un freno, sia pure momentaneo, alle fiorenti attività illegali che si svolgono sotto gli occhi impotenti delle forze dell'ordine, spesso abbandonate - al pari dei cittadini - a fronteggiare un problema che necessiterebbe di soluzioni articolate e di decisioni prese a più livelli istituzionali.
Via Conforti, via Malvasi, il quartiere Vasto, porta Nolana - ma anche porta Capuana - reclamano da anni maggiore dignità ma ad oggi, nonostante le numerose promesse fatte dalle istituzioni, i problemi continuano a rimanere irrisolti. Ieri sera il premier Conte ha annunciato con l'ultimo Dpcm ulteriori - e dolorose - restrizioni per gli italiani nel periodo natalizio. E proprio nell'ottica dei nuovi sacrifici richiesti agli italiani, non risolvere - o quantomeno non mettere mano - al problema delle centinaia di extracomunitari che circolano praticamente indisturbati in barba ai divieti, rischia di aggravare le già pesanti tensioni sociali che si registrano da troppo tempo nella zona della stazione centrale.
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