Spirito: lavoriamo per porto di Napoli «Nessuno ha bacchetta magica»

Spirito: lavoriamo per porto di Napoli «Nessuno ha bacchetta magica»
«Nessuno ha la bacchetta magica. Stiamo avviando un percorso che ci consenta di tornare alla normalità». Lo ha detto Pietro Spirito presidente...

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«Nessuno ha la bacchetta magica. Stiamo avviando un percorso che ci consenta di tornare alla normalità». Lo ha detto Pietro Spirito presidente dell'Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno centrale, a margine della presentazione della collaborazione con il Teatro San Carlo. Spirito ha evidenziato la necessità di lavorare «con le Istituzioni e con le forze vive e forti della città con l'obiettivo di riaprire il porto alle componenti vive della società civile e offrendo agli operatori portuali le condizioni per fare bene il loro mestiere. È vero - ha concluso Spirito - che il porto deve vivere con la città, ma deve vivere anche con il mare che è l'elemento principale, molto forte e vitale su cui lavorare con la lena giusta per raggiungere gli obiettivi».


«È necessario aprire un tavolo di concertazione permanente con il Comune di Napoli, con la Regione Campania, con l'aeroporto e con tutti gli attori del sistema turistico locale e nazionale per migliorare l'accoglienza e per individuare pacchetti turistici che rendano maggiormente attrattiva per i croceristi la permanenza a Napoli e in Campania». Spirito ha inoltre evidenziato che il settore del traffico croceristico richiede «non da ora pianificazione e programmazione». Secondo quanto riferito, nel 2017 e nel 2018 i porti campani «registreranno un calo dei volumi dovuto alla crisi del fronte meridionale del Mediterraneo». Motivo per cui - ha affermato il presidente dell'Autorità portuale - «dobbiamo reagire per recuperare nel 2019 volumi e presenze e, dunque, è necessario realizzare investimenti». In questa direzione va il progetto di risistemazione del molo Beverello che sarà messo a gara «entro l'anno» ricorrendo - ha specificato Spirito - «a fondi messi a disposizione dal Governo per le aree portuali interessati da processi di trasformazione del waterfront. Contemporaneamente - ha concluso - dobbiamo completare la progettazone definitiva del Museo del Mare negli ex Magazzini Generali in collaborazione con l'Università Parthenope». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino