«Non abbiamo potuto nulla contro la strage dei pini ma possiamo intervenire su un luogo ferito e deturpato da discariche e residui di sfalci per restituirgli decoro e...
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Oltre ai grandi sacchi colmi di rifiuti di ogni genere e la collaborazione con Asia per il ritiro di materiale come i due gabinetti in ceramica lasciati accanto ai tronchi deturpati, i cittadini hanno segnalato la presenza di tre pali della luce divelti e impossibili da spostare a causa dei fili elettrici ancora collegati con la loro base in cemento. «Ci è stato detto che gli alberi erano malati e abbiamo intenzione di documentarci sulle modalità con cui è stata fatta questa azione di forza con il taglio repentino dei pini, individuando eventuali altre possibili strade e una soluzione per il futuro di quest’area verde da ripopolare con altri alberi- spiega Eleonora D’Ermo, presidente dell’associazione- nel frattempo ci stiamo occupiamo del degrado in cui hanno lasciato l’intera zona che è stata completamente abbandonata».
All’indignazione generale per la trascuratezza e lo scempio in cui è stata lasciata una delle zone più suggestive della città, si aggiunge un vero e proprio appello dei cittadini scesi in strada per pulire con le loro mani le aiuole e la strada posillipina. «Invitiamo tutti i napoletano a darci una mano e a partecipare alle prossime iniziative che faremo a Posillipo e in altri luoghi cittadini perché non basta lamentarsi per cambiare veramente le cose – conclude D’Ermo, 25enne originaria di Cassino ma oramai napoletana d’adozione- il secondo invito è alle istituzioni che intervengano al più presto e che si occupino del resto delle aree a rischio per agire preventivamente e non ripetere più scempi del genere». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino