Strage della Solfatara, parlano gli avvocati della difesa: ​la sentenza slitta al 2021

Strage della Solfatara, parlano gli avvocati della difesa: la sentenza slitta al 2021
È stata la volta degli avvocati difensori oggi al processo in corso a Napoli sulla cosiddetta «strage della Solfatara», il sito naturalistico di Pozzuoli (...

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È stata la volta degli avvocati difensori oggi al processo in corso a Napoli sulla cosiddetta «strage della Solfatara», il sito naturalistico di Pozzuoli ( Napoli) dove il 12 settembre 2017 i coniugi veneziani Massimiliano Carrer e Tiziana Zaramella, e il loro figlioletto Lorenzo, persero tragicamente la vita. Una tragedia per la quale sono stati rinviati a giudizio Giorgio Angarano, 73 anni di Pozzuoli, legale rappresentante della «Vulcano Solfatara srl», e cinque soci della stessa: Maria Angarano, 75 anni di Pozzuoli, Maria Di Salvo, 70 anni, di Pozzuoli, l'omonima Maria Di Salvo, 41 anni, di Napoli, Annarita Letizia, 71 anni, di Pozzuoli, e Francesco Di Salvo, 45 anni, di Napoli.

A rivolgersi al giudice Egle Pilla, oggi, sono stati i legali di Angarano che, in sintesi, hanno cercato di controbattere alle accuse mosse al loro assistito e di alleggerirne la posizione, asserendo anche che sarebbe stato lasciato solo dalle istituzioni, hanno ritenuto eccessiva la pena richiesta e contestato il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche, considerato anche l'avvenuto risarcimento in favore dei familiari delle vittime; i legali dei soci che hanno parlato, invece, hanno portato avanti la linea della «estraneità» ai fatti contestati: i loro clienti, cioè, non avrebbero avuto alcuna delega né potere nella gestione dell'area di cui erano «solo» comproprietari.

I familiari delle vittime sono assistiti da Studio3A e dagli avvocati Alberto Berardi, del Foro di Padova, e Vincenzo Cortellessa, del Foro di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) che hanno già ottenuto il risarcimento. La sentenza, secondo la calendarizzazione delle prossime udienze, infatti, dovrebbe slittare al 2021. L'udienza non è bastata per tutti i difensori degli imputati e per il legale della società. Il giudice ha rinviato il dibattimento al 9 dicembre 2020 per la prosecuzione e la conclusione delle difese, dando altresì l'indicazione, che però deve essere confermata, per l'11 gennaio 2021 la data delle repliche della Procura. La sentenza quindi non potrà arrivare prima di quest'ultima udienza e molto verosimilmente si andrà anche dopo nel caso in cui il giudice conceda anche una controreplica alle difese o si riservi un rinvio breve per la pronuncia. 

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Il Mattino