La supergara delle Ferrovie da 4,5 miliardi - la maggiore mai avvenuta in Italia - è stata aggiudicata. A vincere sono la francese Alstom e gli italo-giapponesi di Hitachi...
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Meno immediato, invece, sarà l'effetto per i pendolari. La gara delle Fs, infatti, diventa operativa man mano che le Regioni firmano i contratti di servizio e si impegnano a realizzare i relativi investimenti. Finora capofila è l'Emilia Romagna, cui sono destinati in particolare i primi 39 dei 300 treni che realizzerà la Hitachi Rail Italy. La Campania, invece, non ha neppure il contratto di servizio (l'ultimo è scaduto nel 2014) ed è in corso con le Fs una complessa trattativa per il rientro del debito pregresso, che si aggira sui 200 milioni. In teoria gli investimenti nei treni regionali, in base alla legge sul federalismo fiscale del 2009, dovrebbero essere garantiti su tutto il territorio, indipendentemente dalle condizioni finanziarie delle Regioni, ma la perequazione degli investimenti nei trasporti non è stata mai neppure avviata, con effetti evidenti sulla quantità e qualità dei servizi offerti nel Mezzogiorno, come ha registrato proprio ieri l'Istat nel suo rapporto sul trasporto pubblico locale.
L'amministratore delegato delle Ferrovie, Renato Mazzoncini, resta ottimista e confida «che tutte le regioni raccoglieranno questa opportunità. Senza treni nuovi si può arrivare solo fino a un certo punto ma da lì non ci si muove. Lo sforzo enorme era mettere in piedi e concludere una gara per contratti di servizio con le Regioni per mettere sul tavolo investimenti sui treni nuovi. Le gare di queste dimensioni - conclude Mazzoncini - sono sempre problematiche. Parliamo di una gara da 4,5 miliardi di euro che ha suscitato grande impressione nel mondo e che riguarda il rinnovo del 50% del parco ferroviario nazionale».
Ma torniamo alla commessa vinta dall'azienda napoletana. I concorrenti erano i più noti nomi mondiali del settore ferroviario: Alstom, Bombardier, Caf, Hyundai... Ma l'azienda guidata da Maurizio Manfellotto ha presentato un progetto (anch'esso sviluppato integralmente in Italia) giudicato valido dai tecnici delle Fs sia dal punto di vista economico, sia da quello delle innovazioni estetiche e funzionali. In pratica il convoglio sarà un «Frecciarossa dei pendolari» in grado di offrire confort elevato e connettività alla rete.
A Napoli sarà costruita la parte motoristica e i carrelli, mentre l'allestimento della parte viaggiatori sarà suddivisa tra Pistoia e Reggio Calabria. Oggi nei tre stabilimenti italiani di Hitachi Rail lavorano oltre 2.000 persone, di cui un migliaio a Napoli, dove i giapponesi dopo aver rilevato un anno fa l'azienda da Finmeccanica stanno investendo 6 milioni di euro per rinnovare lo stabilimento. Hitachi Rail Italy - che produce il nuovissimo Frecciarossa 1000 - ha già vinto nel mondo gare nel settore del trasporto ferroviario locale, a Miami come a Honolulu, Taipei, Lima, Salonicco, Riyadh. Non ha invece partecipato alla gara per la fornitura dei nuovi treni per la linea 1 della Metropolitana di Napoli. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino