Napoli, nessuna intesa sul progetto Porta Est: ​è stallo tra Fs e Regione

Il nodo è la sede dell'Ente di Santa Lucia: le cubature non bastano

Il rendering del progetto Porta Est
Sono passati più di due mesi da quando il Comune ha varato la Variante orientale al Piano regolatore con la quale ha concesso il 15% di cubature in più - che si...

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Sono passati più di due mesi da quando il Comune ha varato la Variante orientale al Piano regolatore con la quale ha concesso il 15% di cubature in più - che si aggiunge a un altro 20% come da legge regionale - ma la Conferenza dei servizi per varare l’accordo di Programma per far decollare il progetto Porta est non è stata ancora convocata. Il progetto è una proposta delle Fs attraverso due sue società - ovvero Sistemi urbani e Rfi - alla Regione l’ente che deve convocare la Conferenza con la quale poi varare l’accordo di programma per far partire finalmente il progetto. A oggi, tuttavia, siamo allo stallo.

Da Fs fanno sapere che «Proseguono le attività e gli approfondimenti tecnici per portare a termine la Conferenza di Servizio propedeutica alla sottoscrizione dell’accordo di programma». Cosa significa? Che il progetto si sviluppa tutto sulle aree Fs, nello specifico nell’ex scalo merci che si trova fra via Ferraris e Corso Arnaldo Lucci dove la Regione ha deciso di costruire la sua nuova sede, a 200 metri dal Centro direzionale, dove attualmente si trovano i suoi uffici. Il nodo da sciogliere è questo perché con il nuovo polo regionale dei servizi viene a mancare la sostenibilità finanziaria di Porta est. Il progetto si estende su un’area di 126mila metri quadri per il 90% di proprietà delle stesse Fs. E prevede tra le altre cose la bretella sotterranea che dalla uscita della A3 arriva direttamente nel parcheggio del Corso Lucci.  Appunto l’ex scalo merci delle stesse Fs.

In quella sede - sempre sotto il livello della strada - si farà il terminal dei bus: un super parcheggio di 39mila metri quadri. Quindi, la sistemazione del fascio di binari della Circumvesuviana a Porta Nolana e la nuova stazione della Circumvesuviana, che raddoppierà, di Piazza Garibaldi. Un progetto che libererebbe l’incrocio tra corso Lucci e via Galileo Ferraris restituendo così una migliore accessibilità alla città. Una rivoluzione per Napoli. Il Comune con la Variante oltre all’aumento delle cubature ha posto due condizioni: ha ridotto di un terzo le cubature richieste originariamente chieste dalle Fs - richiesta fatta per compensare la perdita degli spazi da cedere alla Regione che intende costruirsi li la sua nuova casa - e posto nel cuore della Variante lo sviluppo del Centro direzionale che dovrà essere collegato direttamente alla stazione Garibaldi per liberarlo dall’isolamento in cui si trova adesso vive. Del resto entro pochi mesi nella cittadella dei grattacieli aprirà la nuova stazione della Linea 1 e il collegamento diretto con Garibaldi farebbe lievitare anche gli interessi di Fs. 

Che qualcosa si sia inceppato appare abbastanza chiaro atteso che sono almeno tre anni che la Regione tratta con Fs per Porta Est. Sul portale di Rfi - per esempio - è possibile consultare «Il processo di analisi e valutazione delle proposte avanzate dagli stakeholder nell’ambito del Tavolo Tecnico di Ascolto». Tra gli stakeholder ci sono molte regioni come Lazio, Marche, soprattutto Lombardia ma non c’è la Campania e Napoli è citata solo alla voce «Lista programmi con priorità di studio: nuovo collegamento» . Vale il miglioramento dell’accessibilità ai binari della stazione Garibaldi. Nulla a che vedere con il mega progetto di Porta Est che vale almeno 800 milioni. Da quello che trapela la Regione che voleva 60mila metri quadri per la sua nuova casa si accontenterebbe - si fa per dire - di 20mila, sempre troppi di qui la mossa del sindaco Gaetano Manfredi di far notare che al Centro direzionale se si fa il collegamento diretto con Fs c’è tutto lo spazio per sviluppare Porta est in luogo diverso dall’ex scalo merci. 

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Il Mattino