«Lavoro e dignità». Sono state queste le parole gridate dagli operatori delle cooperative riuniti in protesta davanti la sede della direzione generale...
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Davanti all'ingresso degli uffici Asl al Frullone, hanno manifestato gli operatori socio sanitari, gli infermieri ed i fisioterapisti delle cooperative sociali in forza all'Asl territoriale che dal 31 dicembre dovranno fare i conti con la scadenza della proroga e delle forme di contrattualizzazione ora in essere. Si tratta dei lavoratori Gesco, Sol. Co., Icaro, Core, Prodros e Pioppo che forniscono alle strutture Asl un imponente fetta di risorse umane e che dai primi di settembre invocano una soluzione per porre rimedio al termine dei contratti di collaborazione.
«Sono centinaia di persone impegnate nei servizi di assistenza fondamentali per l'Asl il cui destino è a rischio - ha spiegato Raniero Misuraca della Uil - la sentenza del Tar ha stabilito che non si può procedere all'affidamento diretto di questo comparto di lavoratori per i quali al momento manca un programma di tutela». Insomma il rischio è ritrovarsi con 315 professionisti del terzo settore in strada, come hanno fatto presente i sindacalisti della funzione pubblica nel documento sottoscritto da Salvatore De Cicco della Cgil, Vincenzo Migliore della Cisl, Rosario Maresca di Usb e Misura a della UIl.
Le richieste dei lavoratori sono state ascoltate stamani nel corso dell'incontro presso la direzione generale dell'Asl Napoli 1, dove il manager Mario Forlenza ha ricevuto le rappresentanze sindacali concordando un nuovo incontro previsto per il 15 ottobre. «Abbiamo chiesto di sospendere tutte le gare di appalto del terzo settore nell'Asl Napoli 1- hanno chiarito i sindacalisti - vogliamo un tavolo tecnico per concertare insieme una soluzione». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino