Lavoro. Operai dell'Hitachi ancora su Palazzo reale di Napoli

Lavoro. Operai dell'Hitachi ancora su Palazzo reale di Napoli
Continua la protesta degli operai di aziende dell'indotto dell'Hitachi sulla balconata di Palazzo Reale dopo il loro mancato coinvolgimento nel piano di assunzione della...

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Continua la protesta degli operai di aziende dell'indotto dell'Hitachi sulla balconata di Palazzo Reale dopo il loro mancato coinvolgimento nel piano di assunzione della nuova società. Già da ieri sulla balconata ci sono uno dei lavoratori e la moglie di un suo collega costretto a casa per gravi problemi familiari. Hanno trascorso la notte sulla balconata nonostante la pioggia e ora sono a cavalcioni sulla balaustra. Accanto a loro uno striscione con la scritta 'San Gennaro pensaci tù. Davanti al palazzo operai con altri striscioni spiegano i motivi della protesta a passanti e turisti che affollano la piazza. I manifestanti sono controllati a vista dai vigili del fuoco che hanno allestito un cuscino di protezione davanti all'ingresso principale del Palazzo, che resta quindi sbarrato.

In piazza i lavoratori hanno anche esposto un cartello con la scritta «De Magistris, prefetto, basta chiacchiere, ora i fatti». In mattinata i colleghi dei due che stanno protestando hanno consegnato un volantino all'ingresso in fabbrica degli altri lavoratori, nel quale si spiega che i quattro sono stati licenziati «perché invalidi o con problemi familiari o troppo anziani. Invece di essere tutelati per la loro condizione sono stati buttati fuori». Il volantino spinge gli operai a unirsi alla lotta: «Quando ci svegliamo? Senza resistenza - si legge - i padroni fanno quello che vogliono. Siamo 'na massa che unita fa paura e ci facciamo mettere sotto da quattro figli di papà in giacca e cravatta». «Bisogna far capire all'azienda che c'è un limite, questi sentimenti devono manifestarsi in una mobilitazione. È il momento di muoversi», conclude il volantino. ( Leggi l'articolo completo su
Il Mattino