Napoli, la protesta delle scuole guida: «Perdiamo tempo e lavoro»

Circolazione in tilt in tutta la periferia orientale per due ore

La protesta delle scuole guida
Hanno atteso un anno cercando di trovare una soluzione ai disagi crescenti che trovano alla Motorizzazione Civile di Napoli; quando i titolari di scuole guida, centri di revisione...

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Hanno atteso un anno cercando di trovare una soluzione ai disagi crescenti che trovano alla Motorizzazione Civile di Napoli; quando i titolari di scuole guida, centri di revisione e agenzie di consulenza hanno capito che non c'era possibilità di dialogo con i vertici della struttura hanno deciso di trasformare le richieste in protesta. Ieri mattina si sono dati appuntamento a via Argine, all'ingresso della Motorizzazione, si sono presentati con duecento automobili e si sono inoltrati nel traffico caotico del mattino avanzando a velocità ridottissima.

Immediatamente la circolazione è andata in tilt e le difficoltà di viabilità sono andate avanti per un paio d'ore, anche quando la protesta s'è fermata di fronte alla convocazione di una rappresentanza dei contestatori negli uffici della Motorizzazione.

L'incontro, avvenuto alla presenza degli agenti della Digos (la manifestazione era stata annunciata alla prefettura e alla questura), s'è concluso senza nessuna apertura da parte dei vertici della Motorizzazione. I rappresentanti della contestazione hanno spiegato le loro ragioni, dopo l'ascolto non c'è stato nessun passo per tentare di risolvere la questione. 

Di fronte al silenzio rispetto alle rimostranze, i manifestanti hanno annunciato che non abbandoneranno la battaglia e continueranno a chiedere ascolto con altre forme di protesta, tutte concentrate attorno all'austero edificio della Motorizzazione. 

La manifestazione è stata indetta dalla Confarca (confederazione autoscuole riunite e consulenti automobilistici) ed è stata condivisa anche con la sezione autoscuole della Unasca (unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica). Le questioni sul tavolo riguardano la gestione quotidiana delle attività che, a detta dei manifestanti, è stata ridimensionata e resa più disagevole per chi lavora con la Motorizzazione: «Da un anno, da quando c'è stato un cambio al vertice della Motorizzazione di Napoli, sono stati cancellati due giorni di apertura degli sportelli, è stato inibito il contatto diretto con gli addetti alle specifiche attività - spiega Tiziana Santorelli, segretaria provinciale Confarca per gli studi di consulenza - ma soprattutto s'è generato un allungamento dei tempi per l'evasione delle pratiche». Secondo Santorelli «Le targhe per i nuovi veicoli immatricolati che dovrebbero arrivare entro cinque giorni, adesso vengono consegnate dopo venti o trenta giorni. I certificati di approvazione dopo collaudo, che abitualmente si ricevono dopo un paio di giorni, attualmente vengono consegnati dopo due settimane. Il nastro operativo delle operazioni di revisione è stato ridotto a sei ore dalle otto precedenti». 

Si tratta, ovviamente, di rivendicazioni settoriali, che per la maggior parte dei cittadini non hanno grande significato. Sono, però, disagi che si riverberano proprio sui cittadini quando comprano un'auto nuova e ricevono la targa dopo un mese, quando hanno bisogno della revisione per gli autocarri e restano in attesa del proprio turno per settimane, quando attendono l'esito di un collaudo lunghi giorni, quando hanno bisogno della patente e sono costretti ad aspettare.

Sul piede di guerra ci sono 350 autoscuole e 400 agenzie di Napoli, numeri che rivelano quanto ampio è l'ambito di queste strutture e quanto è difficile gestire difficoltà e ritardi per una mole di attività che, evidentemente, è immensa. 

«Per questo non possiamo restare a guardare - è severa Tiziana Santorelli - stiamo predisponendo nuove forme di contestazione per i prossimi giorni, e proseguiremo fino a quando non otterremo ascolto. Siamo stati pazienti per troppo tempo, ora la nostra pazienza ha raggiunto il limite». 

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Il Mattino