Ombre sul voto a Napoli «Mia figlia down candidata a sua insaputa»

Ombre sul voto a Napoli «Mia figlia down candidata a sua insaputa»
Candidata a sua insaputa alle ultime elezioni comunali dello scorso giugno: sedicesimo posto nella lista civica Napoli Vale-Valeria Valente sindaco, due voti conquistati, e una...

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Candidata a sua insaputa alle ultime elezioni comunali dello scorso giugno: sedicesimo posto nella lista civica Napoli Vale-Valeria Valente sindaco, due voti conquistati, e una denuncia pronta per essere consegnata nelle mani dei carabinieri. Federica D.S., 23 anni, affetta da sindrome di down, ha scoperto di essere finita in quella lista solo qualche giorno fa quando la Corte di Appello di Napoli le ha notificato un provvedimento con il quale la invitava a presentare, entro e non oltre quindici giorni dalla data di ricezione dell’avviso, il rendiconto puntuale delle spese e dei contributi ricevuti per sostenere la sua campagna elettorale. Pena una sanzione pecuniaria da un minimo di 25 a un massimo di 100mila euro.


Peccato che a Federica non sia mai stata proposta alcuna candidatura e che comunque non avrebbe potuto accettarla a causa del ritardo psicomotorio di cui è affetta dalla nascita. Come sia potuta accadere una cosa simile è quello che i genitori di Federica stanno cercando di capire anche grazie all’aiuto di Toni Nocchetti, presidente dell’associazione «Tutti a scuola» che combatte da anni per garantire i diritti dei ragazzi disabili. Una situazione piuttosto singolare - e la spiega proprio Nocchetti - dettata dal fatto che per partecipare a una competizione elettorale è necessaria una dichiarazione con firma autenticata di accettazione della candidatura e, insieme, la presentazione del certificato che attesta l’iscrizione ufficiale del candidato nelle liste elettorali. «Federica naturalmente non ha fatto niente di tutto questo. Dunque: chi ha firmato al suo posto? Chi ha presentato la documentazione certificando il falso? E se così non è: come si verificano errori tanto gravi? Qualcuno dovrà spiegarcelo». 

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