Marechiaro, rapina con pistola dopo la cena al ristorante: così la vittima salva il Rolex

Marechiaro, rapina con pistola dopo la cena al ristorante: così la vittima salva il Rolex
Una piacevole serata in un ristorante di via Marechiaro. Era questo il desiderio di un 44nne di Miano. Un’occasione, forse una delle poche, anche per indossare un prezioso...

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Una piacevole serata in un ristorante di via Marechiaro. Era questo il desiderio di un 44nne di Miano. Un’occasione, forse una delle poche, anche per indossare un prezioso cronografo Rolex. Tutto va come dovrebbe andare. La cena è ottima e anche la compagnia. Quando, però, l’uomo, intorno all’1.30, lascia il Lido delle Rose la sua serata vira bruscamente verso il dramma. Prima che potesse raggiungere la sua vettura, infatti, è circondato da tre soggetti arrivati in sella a uno scooter di grossa cilindrata. Hanno il viso coperto da mascherine e i cappucci delle felpe tirati sulla testa. Le loro intenzioni diventano chiare in pochi istanti. Uno di loro, infatti, tira fuori una pistola e la punta sul quarantaquattrenne intimandogli di consegnargli l’orologio. A questo punto accade, però, l’inaspettato. La vittima finge di piegarsi alla minaccia e comincia ad armeggiare con la chiusura del cinturino. Quindi porge il prezioso orologio verso uno dei rapinatori ma prima che questi riesca ad afferrarlo, con un movimento improvviso, lo lancia tra i tavolini del locale, lontano dai malviventi. Il gesto lascia interdetti i rapinatori che, ormai impossibilitati a mettere a segno il colpo, decidono di darsi alla fuga. Andare via a mani vuote, tuttavia, non è concepibile e prima di saltare sul sellino dello scooter, uno di loro, strappa la catenina d’oro che il quarantaquattrenne portava al collo. Un magro bottino, ma meglio di nulla. 

A raccontare quanto accaduto ai poliziotti del commissariato Posillipo è stata la stessa vittima che ha lanciato l’allarme una volta che i rapinatori si erano allontanati. Agli investigatori il compito di arrivare all’identificazione dei componenti della banda anche attraverso la visione dei filmati di alcune telecamere di sicurezza presenti nella zona. Il sospetto, infatti, è che i tre siano dei veri specialisti in questo tipo di rapine e che, non si esclude, potrebbero aver messo a segno qualche altro colpo. Una tecnica particolare quella utilizzata dai Rapinarolex, ormai diventati una vera e propria piaga. Le vittime sono prima localizzate e, poi, accerchiate dai rapinatori che, a quanto pare, non si fanno più scrupolo di ricorrere ad armi e violenza. Nella maggior parte dei casi, la paura di subire ritorsioni, spinge le vittime a non opporre resistenza. A volte, capita però che i malcapitati, invece di piegarsi, reagiscono, come in questo caso, costringendo i rapinatori ad abbandonare il campo a bocca asciutta, o quasi.

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Il Mattino