Napoli, recinzione a rischio crollo nel parco di Ponticelli: pericolo e verde nel degrado

Degrado e pericoli nel parco De Simone. Un destino crudele per il "polmone verde" di Ponticelli per il quale la mancanza di manutenzione ordinaria crea incredibili...

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Degrado e pericoli nel parco De Simone. Un destino crudele per il "polmone verde" di Ponticelli per il quale la mancanza di manutenzione ordinaria crea incredibili situazioni di incuria.


Parte della recinzione in ferro è a rischio crollo. Dondola per il forte vento e man mano fa perdere consistenza al muretto in mattoni e cemento che la sostiene appena. L'area, nonostante una segnalazione agli organi competenti, non è stata perimetrata e non ci sono segnali che indicano il pericolo: chiunque, incurante dello stesso, può avvicinarsi e sostare anche sull'adiacente panchina in muratura. C'è di più: le persone utilizzano il vicino varco creato abusivamente dai vandali proprio per accedere al parco comunale a qualsiasi ora.
 
Non c'è manutenzione quotidiana e per questo le aiuole si sono trasformate in piccole praterie. L'erba raggiunge il metro di altezza, nasconde le panchine e i vialetti. Uno scenario visto e rivisto. Qualche mese fa a intervenire nella rimozione dei rovi fu una ditta privata su autorizzazione della VI municipalità che gestisce il bene pubblico. Poche settimane dopo la situazione risulta ancora più grave: la primavera ha provocato una crescita incredibile dell'erba e quello che era un prato si è trasformato in una sorta di campo incolto (e abbandonato).

L'impianto di illuminazione e di irrigazione sono fuori uso da anni: danneggiati e vandalizzati, sarà necessario un intervento massiccio per rimetterli in sesto. Un particolare da non sottovalutare è il fatto che il parco De Simone, di oltre 20mila metri quadrati, è una delle "aree di attesa" indicate dal Comune di Napoli da utilizzare in caso di eventi sismici o altre situazioni di emergenza.
 
L'enorme area verde - che insiste a ridosso di due scuole, della biblioteca, di numerose abitazioni - fu oggetto di importanti lavori di riqualificazione nel 2017: furono spesi 50mila euro in somma urgenza per ripristinare le condizioni di sicurezza essenziali alla riapertura del parco: furono abbattuti numerosi alberi - dichiarati a rischio crollo - e furono eseguiti interventi anche per la pulizia delle aiuole e per il ripristino della recinzione (anche nel punto ora a rischio crollo).


Nonostante tutto a far vivere il parco sono i più giovani che sfruttano la pista di pattinaggio per giocare a pallone. Un paradosso visto che su oltre 20mila metri quadrati di verde i giovani sono costretti a giocare sulla colata di cemento. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino