Un'affluenza record ha caratterizzato la tornata referendaria. Gli italiani, probabilmente spinti da una campagna elettorale serratissima, tanto sul fronte del...
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I dati sono ancora più impressionanti se confrontati con i due precedenti referendum costituzionali. A quello del 2001 sulla modifica del Titolo V andò a votare il 34,1% degli elettori, a quello del 2006 sulla devolution il 53,6% (si votava in due giorni). All'ultimo referendum, quello delle trivelle, che si è svolto quest'anno, ha votato il 32,1%. Il Veneto ha fatto registrare l'affluenza più alta, con il 76,65% degli elettori andati alle urne. La Lombardia segue a ruota con il 74,66% degli elettori andati a votare. Percentuali altissime di votanti anche in Emilia Romagna (75,99%), in Friuli (72,47%), in Trentino Alto Adige, in Piemonte, in Valle d'Aosta e in Toscana: superano tutte ampiamente il 70% degli elettori. Anche Marche e Umbria hanno percentuali superiori al 70%; i numeri scendono dal Lazio, dove si registra un' affluenza del 68,88%, in Abruzzo (67,65%), Campania (59,02%) e in Puglia (61,65%).
La Basilicata si ferma al 61,99%, la Sardegna al 61,42%. Il fanalino di coda, come è avvenuto anche per i dati dell'affluenza delle ore 12 e delle 19, si conferma la Calabria, con il 53,54% degli elettori al voto. Analogamente sono altissimi i dati dell'affluenza nelle maggiori città. A Venezia ha votato il 72,15%, ad Aosta il 71,90, a Trieste il 67,80%, a Firenze addirittura il 77,13% (questi dati sono tutti definitivi). A Pontassieve, dove risiede il premier, cifra record di elettori alle urne: l'80,50% degli aventi diritto.
Dei 4.052.341 italiani all'estero aventi diritto al voto, hanno partecipato alla consultazione referendaria 1.251.728 elettori. Il dato - comunicato dalla Farnesina - corrisponde a un' affluenza del 30,89%. In questo caso il confronto è possibile solo per il referendum costituzionale del 2006 (allora votò complessivamente il 27,87%) in quanto nel 2001 l'attuale modalità di voto all'estero non era prevista. Per il referendum sulle trivelle votò all'estero il 19,73% degli aventi diritto.
In Campania il dato è inferiore a quello nazionale, con una media che sfiora il 60%: a Napoli ha votato il 56,53% degli aventi diritto, a Caserta ha votato il 59,30%. Oltre la media regionale Salerno con il 62,30%, Avellino con il 62,82% e Benevento con il 63,07% per una media complessiva del 58,88%.
Anche alle 12 il voto in Campania era al di sotto della media nazionale, pari al 57.24%. Nella maggior parte delle regioni del Nord e del Centro, l'affluenza alle ore 19 superava il 60% mentre in Campania la media era pari al 46,44%: a Caserta aveva votato il 47,10% degli aventi diritto, a Napoli il 44,60%, a Salerno il 48,57%, ad Avellino il 49,41% e a Benevento il 50,97%.
Discorso simile alle 12, con il voto in Campania sempre al di sotto della media nazionale, di poco superiore al 20 per cento.
Il Mattino