Due pagine fitte e accorate per chiedere al governatore di lasciare aperta la porta che separa il mondo di dentro da quello di fuori. Così Gabriele Frasca, poeta, docente...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
E illustra i dettagli di un esperimento riuscito: «Con la collaborazione di tante associazioni e con l'appoggio entusiasta dei direttori degli Istituti, ho dato vita alla rete Napoli dentro e fuori, che si è prodigata in una serie di iniziative: corsi di lettura, incontri con autori di prestigio, cineforum, corsi di scrittura poetica, giornalistica e teatrale, proiezioni in anteprima di film, lezioni di filosofia sotto forma di allestimenti scenici e performance di vario genere. Tutto grazie alla generosità di giovani studiosi che al pari di tutti gli altri interessati hanno prestato le loro competenze e il loro tempo a titolo completamente gratuito».
Nella lunga lettera, Frasca chiede un incontro a De Luca, sollecitando l'approvazione di una legge regionale a sostegno di progetti come quello che porta avanti da oltre un anno. L'intento è dichiarato: liberare particelle di cultura dentro il carcere. Facendo incontrare, al di là delle sbarre e oltre il muro dei reciproci pregiudizi, due facce di Napoli che spesso si ignorano. O, quando si incrociano, si guardano male. «Queste due anime della città, i giovani intellettuali e i detenuti, grazie al nostro progetto hanno dialogato. Hanno cominciato a conoscersi, a spiegarsi. Sarebbe un peccato se questo percorso si interrompesse», dice Frasca al Mattino, a pochi giorni dalla cerimonia di premiazione, in programma venerdì 25 al teatro Sannazaro.
E indica la via per riprendere quel cammino che in questi giorni volge al termine. «Ameno due regioni si sono dotate di un'apposita legge: la Lombardia e l'Emilia Romagna.
Il Mattino