Un'altra giornata difficile per chi si muove in città, sia sottoterra che sotto il sole. Ieri, da un lato il nuovo guasto estivo della metro, con la Linea 1 che ha...
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Proteste in particolare per quanto riguarda la preferenziale di via Giulio Cesare, a Fuorigrotta, che nelle intenzioni del Comune dovrebbe restare attiva assieme a quella di via Acton: «I residenti sono imbufaliti», spiega Nino Simeone, presidente della commissione Trasporti, che sta cercando di ottenere una revoca delle strisce gialle nei dintorni del San Paolo, dove la circolazione è in tilt.
Dopo l'incidente di mercoledì sulla preferenziale di via Acton, ieri è stato il primo giorno del nuovo piano traffico post Universiadi varato da Palazzo San Giacomo, che ha scelto di mantenere le preferenziali proprio in via Acton e in via Cristoforo Colombo, a pochi passi dalla Stazione Marittima. In molti, quando non ci sono i vigili a presidiare, continuano a sfrecciare sulle corsie gialle destinate ai bus per gli atleti durante le Universiadi, e ora percorribili in teoria da bus e taxi. Si chiede la revoca, invece, per la preferenziale di via Giulio Cesare, dove il restringimento di carreggiata sta provocando code e tilt del traffico: «La preferenziale ha rosicchiato i posti auto dei residenti - spiega Simeone - Chiederò una revoca». Quanto al Lungomare e dintorni, tutto come prima: ripristinati il senso di marcia di via Caracciolo da via Sannazaro verso piazza della Repubblica, il senso di marcia di viale Antonio Gramsci da piazza della Repubblica verso piazza Sannazaro e il doppio senso di marcia di via Giordano Bruno. Qualche disagio dovuto al fatto che la viabilità sia stata invertita a traffico già intenso nelle prime ore della mattinata - informano i negozianti - che tirano un sospiro di sollievo per il ritorno al passato, dopo i danni commerciali delle Universiadi.
Sui motivi dei guasti ripetuti, Anm e sindacati concordano: i treni sono vecchi. «Le vetture sono usurate - spiegano da Anm - Bisognerà attendere l'arrivo delle nuove». L'orario estivo fa viaggiare 8 treni tra Garibaldi e Piscinola (cioè uno in meno rispetto alle altre stagioni), e ieri mattina ne erano rimasti solo 6 per coprire le 18 fermate dell'intera tratta. Così si spiegano le banchine stipate e la necessità di sospendere le fermate da Dante a Garibaldi. «Problemi a due convogli - spiega ancora Anm - Quando una vettura ha un guasto deve occupare il binario per procedere lentamente fino al deposito di Piscinola». L'azienda preferisce privilegiare in questi casi il collegamento tra Secondigliano e il centro, passando dal Vomero: la parte più lunga della tratta. «Disagi dalle 10,30 fino alle 12,30 circa - spiega Marco Sansone del coordinamento regionale Usb e dipendente Anm - I treni si rompono per usura e cattiva manutenzione. Di solito il guasto riguarda l'impianto frenante o l'apertura e chiusura porte. Il personale in ferie c'è, ma non più degli altri anni. C'è un tetto del 33% del personale che può andare in ferie in ciascuno dei tre turni dei mesi estivi. Dopo il 20 dovrebbe esserci un'ulteriore riduzione di personale Anm, che andrà in ferie. Ma al momento c'è lo stesso numero di unità dei giorni di Universiade». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino