Liceo “Fonseca” di Napoli, dalla Città Metropolitana via ai lavori di restauro e adeguamento per 900mila euro. In particolare, l’intervento...
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È stato siglato questa mattina, nella sede della Città Metropolitana di Napoli di piazza Matteotti, il contratto per l’affidamento della progettazione esecutiva e dei lavori di ripristino e di adeguamento dell’intero edificio storico prospiciente piazza del Gesù che ospita l’Istituto, lavori che prevedono la ridistribuzione planimetrica delle aule e dei servizi amministrativi, oltre che, come detto, il restauro della splendida Biblioteca lignea.
Il progetto, finanziato dalla Città Metropolitana per un importo di circa 900mila euro, prevede, nello specifico, il completamento del restauro delle parti architettoniche, dei decori (fregi e rivestimenti in marmo e in pietra) e delle parti mobili di pregio storico-artistico, in particolare afferenti alla Biblioteca. Obiettivo dei lavori, altresì, l’adeguamento degli impianti elettrico e termoidraulico alle normative vigenti e l’ottenimento del Certificato di Prevenzione Incendi.
Al termine dei lavori. l’edificio - che occupa una superficie coperta di circa 1.400 mq - si presenterà dotato di 19 aule didattiche, 4 laboratori, un locale presidenza e 3 adibiti a uffici amministrativi, una sala professori e la Biblioteca.
La struttura in questione è parte del patrimonio architettonico della città di Napoli. Il “Fonseca” è infatti situato nei locali dell’antica Casa Professa dei Padri Gesuiti, alla destra della Chiesa del Gesù Nuovo. La Casa Professa faceva parte di un’unica insula gesuitica, insieme al Palazzo delle Congregazioni fatto costruire da Roberto di Sanseverino Principe di Salerno - ora sede della scuola media “Ugo Foscolo” e del Liceo “Antonio Genovesi” - e alla Chiesa, edificata dai Padri Gesuiti.
La costruzione della Casa Professa è attestata fin dal 1608, anche se ci vollero molti anni per poterla realizzare in maniera compiuta, cosa che avvenne solo nel 1648 - come testimoniato dalla lapide celebrativa posta sopra il portale d’ingresso della scuola - grazie alla generosità della nobildonna Isabella Feltre della Rovere, moglie del Principe di Bisignano. Tra l’inizio e la fine della costruzione si assistette all’eruzione del Vesuvio del 1631, allo scoppio di varie pestilenze, alla rivolta di Masaniello del 1647. Anche frequenti liti con i proprietari confinanti ne frenarono l’ultimazione.
Di grande interesse la Biblioteca Monumentale - cui si accede attraverso un imponente portale marmoreo - per il restauro della quale saranno impegnati circa 150mila dei 900mila euro complessivi. L’arredo ligneo venne realizzato nel 1730, probabilmente ad opera di Cristofaro Schor. La scaffalatura, montata su due ordini, ricopre per intero le pareti: il primo ordine è scandito da lesene decorate e da grandi volute che si raccordano ad un cornicione su cui poggia il ballatoio del secondo ordine. Di grande effetto decorativo l’elegante balaustra, finemente traforata, dove tra un fitto fogliame si muovono fantastici uccelli intervallati da medaglioni con profili di uomini illustri. Il pavimento, di marmo bianco, è decorato con tarsie di marmi policromi. Completano questo prezioso gioiello settecentesco gli affreschi di Antonio Sarnelli, firmati e datati 1750.
Oltre alla Biblioteca, sono da considerare elementi di indubbio interesse storico-artistico le scale monumentali che da piano terra conducono sino al secondo piano, i conci lapidei dell’adiacente Chiesa del Gesù Nuovo, il chiostro e il portale lapideo dell’ingresso principale.
«Questo intervento – ha aggiunto il Consigliere Metropolitano Delegato all’Edilizia Scolastica, Domenico Marrazzo – testimonia una volta di più la grande attenzione che la Città Metropolitana guidata dal Sindaco de Magistris sta ponendo nei confronti delle scuole, recuperando ed impegnando ingentissime risorse».
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Il Mattino