Napoli celebra il 77/mo anniversario delle 'Quattro Giornate' con una serie di iniziative culturali e all'insegna della memoria a partire dal prologo di domani in...
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La serata, in programma nel convento di San Domenico Maggiore, è stata promossa dall'assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli per celebrare le Quattro Giornate di Napoli 2020 dal titolo 'In nome dei partigiani di ieri e di oggì. La stessa campagna di comunicazione di quest'anno riporta a 'caratteri cubitalì, con le parole a formare l'immagine grafica guida della manifestazione, il monito che Lorenzo, detto Orso, il giovane anarchico antifascista morto in Siria mentre combatteva al fianco dei partigiani curdi, ha lasciato scritto nella lettera testamento diffusa dopo la sua morte. Per ricordare le Resistenze delle libertà - si legge nella nota diffusa dal Comune di Napoli - la serata ospiterà anche una testimonianza di Yilmaz Orkan di Uiki-Onlus (Ufficio Kurdistan Italia) e un intervento del professore Guido D'Agostino, Presidente dell'Istituto Campano per la Storia della Resistenza, dell'Antifascismo e dell'Età Contemporanea 'Vera Lombardi'.
«Abbiamo scelto di dedicare il 77ø anniversario delle Quattro giornate di Napoli - afferma l'assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli Eleonora de Majo - non solo alla consueta e necessaria celebrazione della liberazione della nostra città dall'oppressione nazifascista ma anche al riconoscimento delle resistenze contemporanee, contro l'oscurantismo e i nuovi fascismi che ancora oggi in tutto il mondo difendono la libertà e la democrazia. Lo faremo ricordando, tra queste resistenze, in particolare quella curda che da anni difende l'autonomia confederale democratica e femminista dalla violenza dell'Isis e dell'esercito turco, scelta che abbiamo condiviso con l'A.N.P.I. e con l'Istituto Campano per la storia della Resistenza con cui ci siamo confrontati per l'organizzazione degli eventi».
Gli attori Antonello Cossia, Rosaria De Cicco, Giuseppe Gaudino leggeranno brani in memoria di quei giorni del '43, in cui gli abitanti di Napoli combatterono contro le truppe naziste presenti in città; il musicista Luca Petrosino si esibirà con i suoi strumenti e la sua voce in 'Nun sparat' sul rastrellamento nell'Agronocerino, di dove è originario, e in 'Sogni in mezzo al marè accompagnato al contrabasso dal maestro Ottavio Gaudiano; il maestro Enzo Amato si esibirà con la sua chitarra accompagnato dalla cantante Gabriella Colecchia interpretando brani sulla libertà tratti da Mater Mediterranea di Amato e Franchini tra cui i brani «E asciut 'o solè e 'Napule accussì'. Maria Bolignano terrà le fila della serata e leggerà anche lei alcune pagine significative. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino