Un’ordinanza doverosa da parte del sindaco, quella che vieta di rovistare nei cassonetti di rifiuti. E’ il parere dei...
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Un’ordinanza doverosa da parte del sindaco, quella che vieta di rovistare nei cassonetti di rifiuti. E’ il parere dei molti napoletani stanchi di vedere i contenitori della spazzatura rovesciati e le strade ancora più sporche.
«Sono assolutamente d’accordo con questa ordinanza- spiega una signora - anche perché spesso le persone che rovistano nei cassonetti lasciano i sacchetti della spazzatura a terra per poter cercare meglio».
Una questione di decoro, quindi, ma non solo. Si tratta anche di limitare un mercato fiorente come quello dei vestiti usati. «Io riciclo volentieri i miei vestiti dismessi perché penso che in questo modo posso aiutare chi ne ha davvero bisogno. Non mi farebbe molto piacere trovare quegli stessi vestiti su una bancarella dell’usato con tanto di cartellino di vendita vicino. Se permettiamo che ciò accada andiamo ad alimentare un mercato nero e spesso criminale che non giova a nessuno ».
Ma c’è chi invece è più preoccupato della privacy. «Mi capita spesso di gettare nei rifiuti bollette, ricevute o appunti personali da cui si potrebbe facilmente dedurre i miei dati sensibili per non parlare del mio stile di vita. E al giorno d’oggi si sentono tante notizie su malintenzionati che raccolgono queste informazioni tramite i rifiuti per scopi di certo non leciti» commenta un ragazzo.
E chi invece è davvero indigente e cerca nei cassonetti qualcosa da mangiare? «In questo caso la sanzione è esagerata. In realtà basterebbe che ci fossero semplicemente più controlli». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino