Napoli, rimossi altri due altarini tra Posillipo e Forcella: trovate anche targhe della Madonna dell’Arco

Una targa rimossa a Posillipo, un altarino al Pendino. Proseguono le rimozioni degli altarini e dei murales dedicati a pregiudicati e personaggi della malavita, un’opera...

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Una targa rimossa a Posillipo, un altarino al Pendino. Proseguono le rimozioni degli altarini e dei murales dedicati a pregiudicati e personaggi della malavita, un’opera senza sosta in una guerra ormai anche simbolica al malaffare voluta dal prefetto Marco Valentini e dalla Procura Generale di Napoli con l’ausilio di tutte le forze dell’ordine, tutte unite per dare un segnale di presenza dello Stato: dal comando provinciale dei carabinieri alla Questura, polizia municipale e guardia di finanza. 

A Posillipo, in via del Marzano, è stata rimossa la targa che ricordava il pregiudicato Giuseppe Grieco, 28enne che nel 2002 fu ucciso da un falco della polizia. Il poliziotto si trovava in auto con la fidanzata e subì un tentativo di rapina a mano armata da parte di Grieco e reagì sparando. Una storia assai simile a quella di Ugo Russo, il 15enne ucciso un anno fa da un carabiniere fuori servizio ancora una volta per un tentativo di rapina. Il murale di Russo ai Quartieri Spagnoli resterà però almeno fino al 7 aprile quando il Tar deciderà le sorti della gigantografia dedicata al baby-rapinatore. 

Al Pendino, in piazzetta Salvatore Trinchese, sono state invece rimosse le targhe da un antico altarino dedicate a Raffaele Ivone, un 19enne allora indagato per furto e ricettazione, ucciso dai clan del posto nel marzo del 2008. Le operazioni eseguite da operai inviati dal Comune della NapoliServizi si sono svolte senza problemi anche grazie alla presenza delle forze dell’ordine. Nell’altarino di Ivone è stata persino trovata una targa dell’associazione della Madonna dell’Arco dedicata “alla madrina” di Raffaele nel 2011. L’ennesimo segnale di come simboli e iconografie religiose si mischino sempre più alla mala locale, in un indistinto omaggio a santi e peccatori. 

Le operazioni di rimozione di queste opere proseguiranno nei prossimi giorni. Sono circa 40 gli omaggi individuati dalla Procura e, tra gli altarini che saranno rimossi, figura anche quello dedicato a Forcella al baby-boss della Paranza dei bambini, Emanuele Sibillo.

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Il Mattino