Un raro «pianoforte a cristallo» napoletano di metà '800, ritenuto perduto, è stato trovato nel Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella di Napoli durante i lavori...
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Individuato dal direttore del Conservatorio, Elsa Evangelista, discende dalla glassharmonica, molto amata da Mozart per la quale compose l'Adagio e il Rondò KV617 in do minore e un Adagio in do maggiore.
Non fu solo il geniale compositore di Salisburgo ad interessarsi alla glassharmonica che suscitò l'attenzione anche di Berlioz, Beethoven e Strass. «La particolarità di questo strumento è la sua discendenza dall'illustre modello della glassharmonica - dice Elsa Evangelista, impegnata nel recupero di altre sale del Conservatorio - lo strumento è un 'pianoforte a cristallo' costruito probabilmente in relazione all'interesse suscitato dall'uso della glassharmonica in opere eseguite al San Carlo in quegli anni, entrando poi a far parte della collezione Del Balzo, confluita infine nelle raccolte del Conservatorio agli inizi del secolo XX». «Quando tornerà, dopo il restauro, all'originario splendore, - fa sapere il direttore del Conservatorio di Napoli - sarà possibile godere dello straordinario timbro purissimo di questo gioiello».
Il Mattino