NAPOLI - «Non sfugge che la decisione del prefetto è su indicazione del ministro dell'Interno, una decisione istituzionale e politica». Così il sindaco di Napoli, Luigi...
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L'ex pm ha detto di aver deciso di trascrivere l'atto perché mosso dalla domanda «se fosse giusto o meno non riconoscere diritti a un bambino nato». Ha, inoltre, evidenziato che la vicenda è altra rispetto «alla riflessione sulla famiglie e sulle coppie» e ha rivendicato il ruolo del Comune senza il cui atto «il Paese non avrebbe aperto il dibattito».
«Noi - ha proseguito il sindaco di Napoli - abbiamo interpretato la Costituzione, gli orientamenti più evoluti della giurisprudenza europea, le legislazioni più avanzate e siamo convinti di aver fatto la scelta giusta. Dobbiamo prendere atto - ha evidenziato de Magistris - che ci sono persone dello stesso sesso che si amano, che si sposano e che c'è la richiesta di adozioni. Sono tutti atti d'amore». De Magistris ha, infine, affermato che «se un bambino nasce, un Paese civile si deve fare carico dei suoi diritti senza ipocrisie, senza bigottismo o perché qualcuno vuole fare campagna elettorale e non mi riferisco certo al prefetto».
Il cardinale Sepe. «Nessuno è al di sopra delle leggi».
Il Mattino