Raid con l'estintore, ennesimo atto di sabotaggio all'Ospedale del Mare

Raid con l'estintore, ennesimo atto di sabotaggio all'Ospedale del Mare
Ennesimo atto di sabotaggio all'Ospedale del Mare. Ignoti, probabilmente nella notte tra sabato e domenica, hanno scaricato un intero estintore nei corridoi e nei locali...

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Ennesimo atto di sabotaggio all'Ospedale del Mare. Ignoti, probabilmente nella notte tra sabato e domenica, hanno scaricato un intero estintore nei corridoi e nei locali attigui all'emodinamica rischiando di produrre danni irreparabili a costosi macchinari. L'innesco del sistema antincendio che ha bloccato le porte di comunicazione con i reparti ha evitato il peggio. Il commissario straordinario della Asl 1 Napoli Ciro Verdoliva, avvisato dell'accaduto e dopo un sopralluogo ieri mattina al presidio di Napoli est, ha sporto denuncia contro ignoti.

 
«Si tratta di episodi che vanno condannati con forza - commenta Verdoliva - sono il segnale di un'insofferenza alle regole introdotte da pochi giorni per ripristinare la normalità dell'uso dell'ospedale da parte del personale e nella frequentazione da parte dei visitatori. Dall'accesso ai parcheggi alla presenza di amici e parenti dei malati nei reparti a qualsiasi ora. La musica è cambiata e chi non lo ha ancora capito lo comprenderà ben presto perché non molleremo. Il buon uso dei servizi pubblici è nell'interesse di tutti. Vogliamo ridare a quest'Azienda sanitaria - ha concluso Verdoliva - la dignità che merita. In questo senso ringrazio le donne e gli uomini che, con il camice o con la divisa della sicurezza, sono sempre a lavoro per fare in modo che, oltre ad assicurare le prestazioni assistenziali, prevalgano i diritti di tutti sull'arroganza di pochi».

L'estintore utilizzato ha imbrattato pavimenti e suppellettili ma ha fatto scattare gli allarmi di sicurezza antincendio. La chiusura automatica delle porte che separano gli ambienti ha impedito di accedere a ambienti attigui dove sono presenti apparecchiature ad alta tecnologia (un angiografo digitale e mammografi di ultima generazione). Macchinari che, se invasi dalla schiuma ignifuga, sarebbero stati sicuramente danneggiati. La zona interessata è attigua all'emodinamica. Il responsabile tecnico dell'ospedale e le squadre di manutenzione e pulizia degli impianti di aerazione sono intervenute per la sostituzione dei filtri aria.

Non è la prima volta che l'Ospedale del Mare viene preso di mira con atti di sabotaggio. Tutti ricordano l'allagamento di un'area attigua al pronto soccorso alla vigila della sua inaugurazione nel settembre del 2018 quando fu trovato bloccato un pedale di apertura di un rubinetto in un lavabo ostruito. Poi la presenza di foglie e residui di altro tipo nelle caditoie in occasione delle piogge nell'autunno scorso. Quindi le blatte in un bagno al Vecchio Pellegrini e le formiche che non si riuscivano a debellare al San Giovanni Bosco. Tutti episodi, alcuni chiari e plateali, altri oscuri e incerti, che se uniti a quanto accaduto anche in altri ospedali (il sabotaggio dei monitor in cardiologia al Cardarelli, ad esempio) depongono quantomeno per un clima di resistenza al cambiamento se non per una precisa strategia, tesa a ostacolare il miglioramento della sanità napoletana. Ciò investe la responsabilità, non ancora individuata, di una sparuta minoranza di soggetti interni ed esterni agli ospedali, che rema contro e fa il tifo per la zona grigia dell'illegalità diffusa.


Segnali che fanno il paio con i quotidiani episodi di aggressione che si registrano nei pronto soccorso e sulle ambulanze del 118 ai danni del personale medico, infermieristico e delle guardie giurate. «Voglio esprimere la mia solidarietà al medico e alle guardie giurate che, in circostanze diverse, sono state vittime dell'inciviltà ma anche della volontà di qualcuno di ribellarsi all'apposizione di regole in un sistema che troppo a lungo è stato piegato alle esigenze individuali - commenta a tal proposito Verdoliva - danneggiando l'utilità pubblica». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino