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In periferia si gioca tra degrado e pericoli. Erbacce e rifiuti invadono l'impianto sportivo all'aperto tra via Taverna del Ferro e viale 2 giugno. Siamo a San Giovanni a Teduccio, nella zona orientale di Napoli, proprio di fronte al «laghetto», ovvero al parco comunale Massimo Troisi.
Non c'è ormai più nulla del campo da calcio e del campetto da basket. Tutto è stato distrutto da vandali e delinquenti. L'incuria aggiunge altri danni in questo spazio ai piedi delle palazzine del Bronx che, nonostante tutto, accoglie giovanissimi della zona per qualche ora di svago. Le recinzioni del campetto di basket sono totalmente arrugginite, molte penzolano a rischio crollo. Ancora peggio il campo da calcio: il manto è totalmente distrutto così da renderlo impraticabile. I gradoni degli spalti sono invasi da foglie e sporcizia e risultano danneggiati in più punti. L'edificio che insiste al centro tra i due campi mostra tutti i segni della violenza. Pareti distrutte, servizi igienici devastati e all'interno un mix di macerie e rifiuti dati alle fiamme: dei locali della guardiania e degli spogliatoi non resta più nulla. Nonostante i pericoli l'intera struttura pubblica, di competenza municipale, è accessibile da chiunque.
Per capire l’importanza di quest’area sportiva per l'intero quartiere basta guardare lo sforzo di qualche residente che si impegna nella pulizia del campo da basket, spesso utilizzato per giocare a pallone.
Questo è solo uno degli impianti sportivi all'aperto della periferia orientale completamente abbandonati nel corso degli ultimi anni. Fuori da ogni iniziativa di recupero e riqualificazione che, invece, sta interessando diverse aree attrezzate nei quartieri della zona orientale Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio proprio in questi mesi.
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