Napoli, fumata bianca welfare: sbloccati 60 milioni di euro per il terzo settore

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Con l'approvazione della delibera che consente all'amministrazione comunale di richiedere alla Cassa Depositi e Prestiti l'anticipazione di liquidità di cassa...

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Con l'approvazione della delibera che consente all'amministrazione comunale di richiedere alla Cassa Depositi e Prestiti l'anticipazione di liquidità di cassa per il pagamento di debiti pregressi, così come previsto dalla legge di bilancio 2019, il Comune si appresta alla corresponsione di quanto dovuto anche per le numerose prestazioni rese a favore delle fasce fragili da decine di Enti di Terzo Settore ma non solo. Nelle prossime settimane saranno pagate le fatture liquidate e cronologicamente rimaste in sospeso, dal 2016 a giugno 2018. Una boccata d'ossigeno per i centri diurni, l'assistenza domiciliare per anziani e disabili, le strutture di accoglienza per minori ed anziani e molti altri servizi di assistenza e promozione sociale. Debiti complessivi che ammontano a circa 60 milioni di euro.


«In un'epoca non semplice - spiega l'assessore alle politiche sociali Roberta Gaeta - dove le casse comunali restano imbrigliate dalle normative del pre dissesto, l'unica scelta possibile per tutelare i cittadini è quella di continuare a sostenere le persone più fragili. Come amministrazione, malgrado le difficoltà economiche, scegliamo ogni anno di investire nelle politiche sociali una voce preponderante e strutturale del bilancio comunale. L'Ente Locale, tuttavia, non può essere l'unico a scegliere di investire nel sostegno alle fragilità: allo stato attuale delle cose siamo ancora lontani da un sistema nazionale di welfare davvero efficace a causa dei continui tagli agli investimenti. Questa Amministrazione - conclude la Gaeta - nonostante tutto, continua ad investire risorse per il benessere sociale in termini di impegno qualitativo e quantitativo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino