Napoli, Scampia pronta per l'arrivo del maestro Muti

Napoli, Scampia pronta per l'arrivo del maestro Muti
Francesco, 10 anni, è in un angolo con due bacchette di legno tra le mani. Al segno del direttore le sbatte insieme e sorride. Più in là c'è...

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Francesco, 10 anni, è in un angolo con due bacchette di legno tra le mani. Al segno del direttore le sbatte insieme e sorride. Più in là c'è Salvatore col suo flautino. E poi Andrea, Maria, Pasquale, i più giovani violini. A Scampia, nella rettoria di Santa Maria della Speranza, una chiesa di cemento grigio e rosa in un angolo di un vialone alberato, l'orchestra giovanile di quartiere Musica Libera Tutti prova in attesa della lezione di Riccardo Muti di domani mattina, clou della due giorni napoletana del maestro in occasione dei suoi 80 anni già festeggiati mercoledì in casa, a Ravenna. Oggi il direttore sarà protagonista di un evento al San Pietro a Majella dove incontrerà anche alcuni compagni di studi in quel conservatorio dove si iscrisse nell'anno 1957-58 ai corsi di piano di Vincenzo Vitale.

Il resto è storia. Una storia che sarà ripercorsa in una mostra grazie a documenti dell'archivio storico dell'istituto che ricostruiscono l'arco di studi. Un impianto multimediale permetterà di ammirare le immagini di una vita, con particolare riguardo all'attività a Napoli attraverso foto degli archivi Carbone, Luciano Romano e Enzo Conte. A questo si aggiungono alcune immagini fornite dalla RmMusic, il tutto col sostegno del distretto Rotary 2101, tutte esposte nella sala nel primo cortile intitolata proprio a Muti.


Un'altra mostra, più istituzionale, descriverà invece i lavori all'edificio finanziati dalla Regione, il cui presidente Vincenzo De Luca accoglierà il maestro con i vertici del conservatorio, il direttore Santaniello e il presidente Carbone. Muti si recherà poi in sala Scarlatti per parlare del suo ultimo libro Le ultime parole di Cristo insieme con monsignor Vincenzo De Gregorio (assente Cacciari per la coincidenza dei funerali di Calasso), presidente onorario dell'associazione ex allievi che con il direttore artistico Elio Lupi ha ideato l'omaggio. Alla fine, Muti assisterà a un concerto dell'orchestra barocca diretta da Antonio Florio, soliste due grandi voci campane che hanno spesso lavorato con il maestro, Rosa Feola e Maria Grazia Schiavo. Nel mezzo qualche sorpresa e la consegna del Premio Dorso.

Domani la tappa a Scampia. Il maestro ha chiesto di conoscere il centro Hurtado, dove è nata l'orchestra, un centro polifunzionale a pochi passi dall'università e dall'auditorium mai inaugurati. Il centro intitolato al santo cileno Alberto Hurtado è un polo creato nel 2005 dal gesuita Fabrizio Valletti, momento di incontro e legalità, dove insieme alla formazione, all'educazione e al lavoro è nata anche la musica. «Da circa 10 anni portiamo avanti l'iniziativa di un'orchestra giovanile, convinti della necessità di proporre il valore della cultura come strumento per la rinascita del quartiere sulle orme di quanto fatto da Abreu in Venezuela», spiega Francesca Avitabile, anima del progetto basato su donazioni private e piccoli contributi volontari delle famiglie che sono in grado di sostenerlo. «Gli strumenti ci arrivano in dono, noi li raccogliamo e poi li assegniamo ai vari allievi in modo da non creare disparità». Gli ultimi arrivano dall'Italia del Nord. Il gruppo è stato invitato nei giorni scorsi all'arena di Verona per assistere a una recita di «Aida», alcuni padri gesuiti li hanno accolti e hanno pensato di contribuire alla loro attività regalando violini e violoncelli. Non è stato semplice mettere insieme il gruppo, cui si sono aggiunti alcuni studenti del liceo musicale Melissa Bassi, sempre di Scampia. Muti ha chiesto ai ragazzi che lo attenderanno a Santa Maria con il rettore Vincenzo Cassano, di preparare per la sua lezione una delle più celebri sinfonie di Mozart, la n.40, K550, solo il primo movimento «molto allegro».

La strumentazione prevede parti per flauto, due oboi, due clarinetti, due fagotti, due corni e archi. Non tutti gli strumenti sono disponibili, ma i ragazzi colmano con la passione e l'entusiasmo i buchi d'organico. E, per mostrarsi a Muti così come sono e con tutte le loro lacune e i loro sogni, gli hanno anche registrato e inviato un video in cui suonano Mozart con la loro direttrice, Mirella Giordano che li segue passo dopo passo riscrivendo anche le partiture sulle loro esigenze. Questo non è il primo incontro dei ragazzi di Scampia con Muti che ora approfondirà con loro lo studio mozartiano. Il primo incontro, virtuale, s'è svolto il 19 marzo in occasione della registrazione del concerto dell'Orchestra Cherubini per l'apertura del «Campania teatro festival» diretto da Ruggero Cappuccio. Due settimane fa, invece, hanno assistito di persona alle prove di Muti davanti alla Reggia di Caserta. E incontrato il maestro che ha fatto salire sul podio una delle giovani musiciste di Scampia per farle provare con lui l'ebbrezza del podio. «E ho trovato ragazzi, seri, composti, che sanno quel che vogliono», ha raccontato il maestro. «Tutte le grandi città del mondo hanno zone più o meno belle, zone in cui c'è più degrado e violenza. Non solo Napoli, non solo Scampia».
 

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Il Mattino