Napoli, scatta la rivoluzione dei dehors nel centro storico patrimonio Unesco

Napoli, scatta la rivoluzione dei dehors nel centro storico patrimonio Unesco
Semplificazione e decoro urbano nel rispetto dei beni architettonici e monumentali di Napoli e in particolare del Centro storico Unesco sono le parole d'ordine delle...

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Semplificazione e decoro urbano nel rispetto dei beni architettonici e monumentali di Napoli e in particolare del Centro storico Unesco sono le parole d'ordine delle linee guida per la riqualificazione dei dehors di bar e ristoranti. Le linee guida sono il frutto di un tavolo tecnico che ha visto lavorare insieme per diversi mesi il Comune di Napoli, la Soprintendenza, la Camera di Commercio di Napoli, il dipartimento di Architettura dell'Università Federico II. Da oggi i commercianti hanno sette mesi di tempo per adeguare le proprie strutture esterne ai nuovi parametri e potranno presentare la documentazione per ottenere l'autorizzazione soltanto al Comune senza dover richiedere pareri ad altri enti in considerazione del fatto che i criteri sono stati precedentemente condivisi da tutte le istituzioni coinvolte. Chi invece presenta per la prima volta la richiesta di occupazione di suolo dovrà da subito rispettare le prescrizioni. «È un risultato straordinario, una sintesi di altissimo livello, unico esempio in Italia, tra occupazione di suolo pubblico, rispetto del territorio, arredo e decoro urbano e semplificazione amministrativa - ha detto il sindaco Luigi de Magistris - l'obiettivo è offrire più qualità, più bellezza dando così altra fonte di motore allo sviluppo, all'economia e al lavoro che ruotano attorno alla cultura e al turismo culturale che a Napoli non deve significare massificazione ma identità».




Le nuove linee guida, che man mano saranno estese al resto della città, resteranno in vigore per circa cinque anni per poi essere sottoposte a un check e se necessario a una rimodulazione. «In questo modo - ha spiegato l'assessore al Bilancio, Enrico Panini - diamo certezza agli imprenditori per un ampio lasso di tempo e dall'altro affermiamo il concetto che le scelte non sono eterne ma sottoposte a verifica e adeguate ai tempi». Gli esercenti da oggi possono scaricare dal sito del Comune i criteri per i dehors, presentare un progetto e usufruire del contributo economico della Camera di Commercio che per le ristrutturazioni dei locali dell'area Centro storico Unesco mette a bando risorse per complessivi 500mila euro a cui - ha annunciato il presidente dell'ente camerale, Ciro Fiola - «si aggiungeranno successivamente ulteriori 500mila euro per le altre zone di Napoli e un ulteriore milione di euro per le zone dell'area metropolitana».


Questa prima fase interessa l'area del Centro antico, l'asse Dante-Toledo, Chiaia-San Ferdinando e via Foria, zone individuate perché quelle a maggior concentrazione di occupazioni di suolo pubblico. Le linee guida fissano, per ciascuna zona e categoria di esercizio commerciale, gli allineamenti, le altezze, le superfici, le distanze, gli ingombri, le tipologie, le cromie e i materiali degli arredi esterni di bar e ristoranti. «Questa sperimentazione ci deve inorgoglire - ha concluso il soprintendente, Luciano Garella - e ritengo che la cosa più importante sia la semplificazione amministrativa e che i criteri individuati non siano un mero adeguamento a disposizioni di legge ma il risultato di un lavoro partecipato da tutti gli attori coinvolti». Sarà compito della polizia municipale controllare che le prescrizioni siano rispettate dagli operatori.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino