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Tre bombe carta esplose, lanci di bottiglie, mazze e pietre. Non si spengono le tensioni tra manifestanti e forze dell'ordine in città. Una vera guerriglia che stavolta ha come sfondo le strade del centro comprese tra Piazza dei Martiri, Via dei Mille e Piazza Amedeo. Tutto ha inizio quando, al termine della manifestazione dei disoccupati davanti la sede di Confindustria a Palazzo Partanna, un nutrito gruppo di dimostranti ha deciso di dirigersi verso Piazza del Plebiscito. Scelta non condivisa da polizia e Carabinieri che hanno fatto cordone impedendo l'accesso a via Chiaia e scatenando la “furia” di chi – intenzionato a passare – è venuto a contatto con gli agenti. Da qui la prima carica di alleggerimento che ha costretto la folla ad indietreggiare. In quel momento, sono partiti i primi lanci di oggetti e bombe carta che però, non hanno ottenuto l'effetto desiderato. Il cordone è rimasto compatto spingendo i manifestanti verso via Carlo Poerio da cui, poco dopo, si sono allontanati in direzione di Piazza Amedeo. Solo li – dopo essere stati raggiunti dai blindati di Carabinieri e polizia, i rappresentanti dei centri sociali, Cobas, Carc e da un Gruppo di «Antifa» – il gruppo si è spostato in direzione del lungomare dove si è sciolto poco dopo le 18:30.
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Il Mattino