«Go home», scritte contro i turisti nel centro di Napoli

A Napoli come in tante altre città cresce la fronda contro il fenomeno del turismo di massa. Vandalismo, manifestazioni, cartelli e scritte sui muri e monumenti del centro...

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A Napoli come in tante altre città cresce la fronda contro il fenomeno del turismo di massa. Vandalismo, manifestazioni, cartelli e scritte sui muri e monumenti del centro storico contro i turisti che sempre maggiormente arrivano da ogni parte d’Italia e del mondo. Il turismo è una delle industrie che sta crescendo più rapidamente, generando quantità di denaro e posti di lavoro. Ma sempre più cittadini protestano contro il turismo di massa per una serie di preoccupazioni dei residenti del centro storico. Questa mattina una scritta anti-turista è comparsa sul campanile della basilica di San Lorenzo Maggiore a San Gregorio Armeno, nel cuore dei decumani dove ci sono le botteghe artigiane dei maestri dell’arte presepiale che richiamano ogni anno milioni di visitatori.

 

Non si capisce chi l’abbia fatto scritta, se è una associazione, un comitato, semplici cittadini. La scritta in lingua inglese recita: «Tourist you are not welcome #gohome», che tradotta in italiano significa: «Turista non sei il benvenuto, vai a casa».  La scritta ha suscitato sorpresa e curiosità. «Dopo  le “stese” e il pronto intervento delle Forze dell’Ordine per arginare l’ingerenza della criminalità locale sulle attività dei commercianti dei Decumani - commenta Giuseppe Serroni, presidente dell’associazione “I Sedili di Napoli” -  in prossimità delle feste pasquali e con un già evidente incremento dei flussi turistici, iniziano a comparire nel Centro Storico inquietanti minacce scritte in inglese con lo spray contro i turisti. Frasi assolutamente non condivise dai residenti e dagli artigiani, commercianti e ristoratori. Napoli è sempre stata Città di Accoglienza e d’Amore e non può tollerare che pochi “esaltati” possono danneggiare ulteriormente l’immagine di un intero Popolo. Si provveda subito a rimuovere queste ignobili scritte – conclude Serroni - e si individuino quanto prima, con ricorso alle immagini delle telecamere presenti in tutta la zona, questi soggetti che evidentemente non hanno nulla di meglio da fare durante la notte». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino