Napoli, fino al 40% degli studenti è vittima di cyberbullismo

Napoli. «Da uno studio effettuato su 12 scuole di Napoli e provincia, per un totale di 2959 bambini, abbiamo ottenuto una serie di dati che ci forniscono un quadro...

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Napoli. «Da uno studio effettuato su 12 scuole di Napoli e provincia, per un totale di 2959 bambini, abbiamo ottenuto una serie di dati che ci forniscono un quadro chiaro sul fenomeno del bullismo e cyberbullismo nel nostro territorio. La percentuale delle vittime di bullismo tradizionale si attesta tra il 20% e il 40%, mentre risultano essere in aumento i bambini che hanno subito molestie attraverso il web: tra il 10% al 40%, a seconda del tipo di domanda». Così Gennaro Catone, neuropsichiatra infantile, ricercatore presso la Seconda Università di Napoli, ha fornito i risultati di un'attività finalizzata ad ottenere informazioni precise sul problema.


Catone ha reso pubblici i risultati della sua ricerca durante l'incontro che si è tenuto martedì 17 gennaio all'Istituto comprensivo «Giovanni XXIII - Aliotta», organizzato da Blasteem nell'ambito della seconda fase di #operazionebullismo, iniziativa dedicata ai minori di età compresa tra i 13 ed i 16 anni, età in cui il fenomeno del bullismo, come dimostrano le statistiche, è maggiormente vissuto.

A coordinare il lavoro la sociologa Ida Romolini che ha organizzato una quattro giorni nel territorio campano. Gli incontri, infatti, proseguiranno domani presso l’Istituto Superiore Rosario Livatino del quartiere S.Giovanni a Teduccio, giovedì 19 presso l’Istituto Tecnico Industriale Giovanni Ferraris di Scampia e venerdì 20 presso l’Istituto Superiore Sannino-Petriccione del quartiere Ponticelli.


All'appuntamento, conclusosi con un grido contro il bullismo guidato da web star amate dagli adolescenti, hanno partecipato, tra gli altri, Mariapia Sansone, giudice ordinario del tribunale minorile di Napoli, Maria Nappo, esperta diritto di famiglia, Pino Maddaloni, campione olimpico di judo, Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito, padre Massimo Ghezzi, responsabile centro pastorale giovanile Shenikà, il presidente della municipalità Apostolos Paipais. «Lo sport è formazione: aiuta i giovani a credere in se stessi e a sposare valori come il rispetto del prossimo e delle regole» ha affermato il campione Pino Maddaloni. 
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Il Mattino