Armi, contanti e macchinette contasoldi sequestrati ai clan di Secondigliano

Armi, contanti e macchinette contasoldi sequestrati ai clan di Secondigliano
Più di sette chili di hashish sequestrati oltre a 50 mila euro in contanti, armi, stampi per panetti e persino un giubbotto antiproiettile. È il bilancio...

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Più di sette chili di hashish sequestrati oltre a 50 mila euro in contanti, armi, stampi per panetti e persino un giubbotto antiproiettile. È il bilancio dell'operazione antidroga effettuata nel quartiere napoletano di Secondigliano, zona in cui lo spaccio è controllato dai clan della camorra partenopea, dai carabinieri dei nuclei investigativi dei comandi provinciali di Napoli e Caserta.


Cento gli uomini impegnati con l'ausilio dei cani antidroga e di un elicottero; l'operazione era finalizzata ad individuare i canali di approvvigionamento della droga nel Casertano, e dunque ha riguardato un livello superiore a quello dei pusher di strada.

Nella casa di un 25enne del posto i militari hanno sequestrato 29.600 euro nascosti nel letto a cassettone mentre nella vicina abitazione e nel garage di un 52enne ai domiciliari sono stati rinvenuti 21.500 euro, un apparecchio conta banconote e una macchina per il sottovuoto. 
 
La perquisizione è stata poi estesa in aree vicine; nella condotta metallica collocata sotto al cavalcavia dell'asse mediano nel tratto Piscinola-Miano sono state trovate una pistola semiautomatica, altre due a tamburo con matricola punzonata, 7 chili di hashish, stampi di metallo per marchiare i panetti, 60 grammi di cocaina, 390 di mannite, 200 cartucce di vario calibro, un giubbotto antiproiettile, 2 coltelli da sub, un coltellino e un bilancino di precisione. Il tutto è stato sequestrato.

Ad attirare l'attenzione gli stampi per marchiare i panetti di droga, che solitamente sono in possesso dei produttori di hashish, che li usano per attestarne provenienza e qualità. L'ipotesi è che sullo stupefacente possano essere stati apposti marchi contraffatti per aumentare il valore della droga. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino