Napoli, sequestrati 430 fuochi d'artificio: due denunciati a Poggioreale

Capodanno è ancora lontano, ma i fuochi d'artificio illegali ci sono eccome in giro. Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, a seguito...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Capodanno è ancora lontano, ma i fuochi d'artificio illegali ci sono eccome in giro. Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, a seguito dell'intensificazione delle attività di controllo economico del territorio, ha sequestrato nel quartiere di Poggioreale di Napoli 430 articoli pirotecnici, tra «batterie» e «candele romane», del peso di 140 kg, con massa esplodente attiva di 15 kg, illecitamente detenuti da una ditta individuale. In particolare, il Gruppo Pronto Impiego ha scoperto una fiorente attività di commercio di artifizi pirotecnici pericolosi detenuti illecitamente da un venditore che non era in possesso di alcuna licenza o autorizzazione, sia per lo stoccaggio che per la vendita di materiale esplodente.

 
I finanzieri hanno inoltre rilevato che le modalità di conservazione dei fuochi ritrovati non rispettavano i requisiti minimi di sicurezza, esponendo gli abitanti dello stabile dove era ubicato il locale commerciale ad un costante ed elevato pericolo. Al termine delle attività sono state denunciate a piede libero due persone per violazioni sia del Testo unico di pubblica sicurezza che del Codice penale per detenzione, fabbricazione, commercio abusivo ed omessa denuncia all'autorità di materiale esplodente. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino