L'Usb della Napoli Servizi ha occupato stamattina una stanza del Comune di Napoli in segno di protesta e per «denunciare pubblicamente l'ingerenza della politica...
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A occupare il locale sono stati circa 30 lavoratori della società partecipata perché - spiega il sindacato - «mossi dal disagio e per sensibilizzare il sindaco di Napoli affinché risolva il malessere che serpeggia tra la categoria». L'Unione Sindacale di Base riferisce che «da tempo denuncia al sindaco e al management della società la gestione poco trasparente dei fondi pubblici e la strumentalità nelle politiche del personale senza che sia stata aperta una verifica a riscontro, al fine di ristabilire un clima di serenità e di equo trattamento tra i dipendenti». Il sindacato denuncia che «la recente gestione dei processi di mobilità interna che ha coinvolto il personale della società, in particolare gli addetti all'attività su strada trasferiti nell'area amministrativa, è avvenuta senza un preliminare confronto sindacale sulle reali esigenze di servizio, in ordine al fabbisogno aziendale e fuori da un possibile ed auspicabile interpello o manifestazione d'interesse tra i lavoratori. Tale procedura, che nel caso di una Rsa ha sconfinato in una incomprensibile motivazione di incompatibilità ambientale, denuncia l'arbitrarietà, la faziosità e la strumentalità di una gestione dal carattere sempre più clientelare». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino