Napoli servizi, svolta sul manager: verso la nomina di Palma

Napoli servizi, svolta sul manager: verso la nomina di Palma
Sarà Salvatore Palma, a meno di ribaltoni dell'ultimo momento, il nuovo amministratore unico della Napoli servizi. L'ex assessore al Bilancio e Partecipiate della...

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Sarà Salvatore Palma, a meno di ribaltoni dell'ultimo momento, il nuovo amministratore unico della Napoli servizi. L'ex assessore al Bilancio e Partecipiate della giunta de Magistris ha incontrato più volte in questi giorni il sindaco e il capo di gabinetto Auricchio. Molte le perplessità avanzate da Palma durante i faccia a faccia con l'amministrazione, prima di sciogliere le riserve ieri mattina, a pochi minuti dalla scadenza del bando pubblico, attraverso il quale l'Ente individuerà il nuovo numero uno della multiservizi.

 
L'ex assessore, che oggi ricopre un ruolo nel cda della Cassa di previdenza e assistenza dei commercialisti, conosce nei dettagli la situazione contabile della Napoli servizi, oltre a sapere bene che si tratta della partecipata più sindacalizzata del Comune. Una gatta da pelare non da poco. Palma, figura sicuramente di spessore, è stata individuata dal sindaco dopo i no incassati da Donatella Chiodo, ex presidente della Mostra d'Oltremare, l'ex assessore al Welfare Sergio D'Angelo, oggi a capo dell'Abc (ex Arin) e del capostaff del vicesindaco e attuale assessore al Bilancio Enrico Panini, Ernesto Pollice, che però ha declinato l'offerta. Fino alla nomina di Palma la continuità aziendale verrà assicurata dal direttore generale Ciro Turiello.

Dottore commercialista, Palma, ha ricoperto, dal febbraio 2010, secondo mandato della Iervolino, fino al 16 luglio 2012, il ruolo di presidente del Collegio dei Revisori del Comune di Napoli. Viene poi nominato assessore al Bilancio, Finanze e Partecipate dal sindaco de Magistris, ruolo ricoperto fino al maggio 2017. L'assessore ha traghettato l'Ente nel difficile periodo dello stato di pre-dissesto e si è occupato della stesura del piano di rientro. Il nome di Palma è venuto fuori spesso in questi anni, prima per ricoprire il ruolo di amministratore della Napoli holding, dopo il passaggio di Alessandro Nardi in Città Metropolitana come capo di Gabinetto (oggi presidente della Mostra d'Oltremare) e poi per guidare l'Abc, ma alla fine la spuntò l'ex collega di giunta D'Angelo.


Naufragata l'ipotesi di mettere a capo della Napoli servizi lo staffista del sindaco, Alberto Forte, uomo di fiducia di Auricchio. Forte era stato individuato come alternativa in caso di un mancato accordo con Salvio Palma. Una poltrona che scotta quella dell'amministratore della multiservizi del Comune, che si troverà a dover sbrogliare la matassa dei conti, a seguito della bocciatura del bilancio di esercizio 2017 da parte del Collegio dei revisori della partecipata. I NODI Ci sono 4 milioni 250 mila euro relativi all'esercizio 2011, che la società partecipata non ha mai ricevuto dall'Ente, e i 3 milioni 370mila euro per la stabilizzazione degli Lsu. Somme che il Comune non ha mai previsto e confermato come impegno di spesa, non risultando così un debitore della multiservizi. Il parere negativo dei Revisori dei conti punta proprio sul fatto che la partecipata non avrebbe dovuto iscrivere a bilancio crediti, che non compaiono nei documenti contabili di Palazzo San Giacomo. Il nuovo amministratore avrà due strade da seguire. La prima è approvare il bilancio in assemblea dei soci, confermando la bontà del lavoro del dimissionario De Giacomo, nonostante il parere non favorevole del Collegio; l'altra, quella più probabile, potrebbe portare ad una svalutazione del capitale sociale. Approvando così un bilancio in perdita, sia per l'esercizio 2017, che per il 2018. La nomina dovrebbe avvenire nei prossimi giorni, valutati i curriculum, con l'ultima parola che spetta comunque al primo cittadino. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino