Napoli, rinviato lo sfratto dal “basso” di mamma e figlia disabili a Materdei

Per il comitato antisfratto la situazione rappresenta «l'ennesimo esempio del dramma abitativo della città»

Il basso
È stato rinviato al prossimo 22 luglio lo sfratto esecutivo nei confronti di due donne disabili da un “basso” nella zona di Materdei a Napoli....

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È stato rinviato al prossimo 22 luglio lo sfratto esecutivo nei confronti di due donne disabili da un “basso” nella zona di Materdei a Napoli. Finchè hanno potuto le due donne, racconta uno dei manifestanti che hanno partecipato a un sit in di protesta, hanno pagato 500 euro al mese. Poi non ce l'hanno fatta più. La madre, inoltre, racconta un altro dei presenti, ha avuto una crisi di panico.

Stamattina avevano fatto emergere il caso gli attivisti del comitato antisfratto attraverso una nota, in cui sottolineavano che lo sfratto esecutivo stamattina in corso di notifica a due donne - una cinquantenne disoccupata con gravi problemi di udito, madre di una ragazza ventenne con una malattia genetica degenerativa dei muscoli - che abitano in un cosiddetto “basso” (abitazione sotto il livello del suolo), nella zona di Materdei,  rappresenta «l'ennesimo esempio del dramma abitativo della città di Napoli»

Nella stessa nota, gli attivisti avevano sottolineato come si stesse cercando di trattare il rinvio, per cercare soluzioni di accoglienza alla famiglia con l'ufficiale giudiziario e l'avvocato della proprietà, che ha però chiesto l'intervento della forza pubblica.

«Le due donne - fanno sapere gli attivisti - sopravvivono con il reddito di cittadinanza e per loro finora è stato impossibile trovare casa in una città dove i costi e le pretese sono schizzati alle stelle anche per un monolocale, a causa della speculazione deregolamentata sulle case vacanza». 

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Il Mattino