Napoli, sgombero a Palazzo Moscati: l'occupante minaccia di gettarsi dal balcone

L'abusivo ha dato in escandescenze: prima ha minacciato di buttarsi giù dal balcone, poi ha aperto il gas in casa

Napoli, sgombero a Palazzo Moscati: l'occupante minaccia di gettarsi dal balcone
«Non voglio andarmene, mi butto giu». Ore di tensione questa mattina, 1 febbraio, per l'operazione di sgombero di Palazzo Moscati, l'edificio dove ha vissuto...

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«Non voglio andarmene, mi butto giu». Ore di tensione questa mattina, 1 febbraio, per l'operazione di sgombero di Palazzo Moscati, l'edificio dove ha vissuto il medico dei poveri, San Giuseppe Moscati. Una vicenda che si trascina ormai da cinque anni dopo che proprio un solaio dell'appartamento del santo crollò rendendo quindi necessario lo sgombero dell'edificio che è di proprietà comunale. Stavolta l'amministrazione Manfredi non ha voluto tergiversare e circa cento agenti delle forze dell'ordine sono stati dispiegati per rendere escutivi gli sfratti. 

Il caso più spinoso è quello dell'unico occupante effettivamente abusivo. Gli altri nuclei familiari, infatti, sono beneficiari degli alloggi da parte del Comune, ma anche loro hanno dovuto sgomberare i propri appartamenti a causa del rischio crolli. Se tutti, pur protestando, hanno lasciato le proprie abitazioni all'arrivo delle forze dell'ordine, non ha fatto altrettanto l'occupante abusivo che viveva proprio nell'appartamento del santo con la sua compagna e un nipote di 13 anni. L'uomo ha dato in escandescenze, prima ha minacciato di buttarsi giù dal balcone, poi ha aperto il gas in casa fino a quando - sia per l'abile mediazione delle forze dell'ordine che per l'arrivo dei consiglieri comunali Sergio D'Angelo e Luigi Carbone - si è placato. 

Ci sono volute diverse ore per liberare lo stabile. Per farlo gli agenti si sono serviti di operai delle società preposte che hanno proceduto a distaccare le forniture di acqua, luce e gas. 

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Il Mattino