Napoli servizi e bilancio oggi vertice con de Magistris

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Oggi il sindaco Luigi de Magistris ha convocato la giunta «per comunicazioni», domani, invece, l'incontro è con la maggioranza e in entrambi i casi...

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Oggi il sindaco Luigi de Magistris ha convocato la giunta «per comunicazioni», domani, invece, l'incontro è con la maggioranza e in entrambi i casi l'ordine del giorno è lo stesso: si comincia dalla partecipata Napoli Servizi, dalle dimissioni «congelate» da lui stesso del manager Domenico Allocca che ha fotografato come «deficienti, lobotomizzati, zingari e ignoranti» assessori - in particolare il titolare della delega al bilancio Salvatore Palma - dirigenti del Comune e lavoratori. A seguire la tematica del bilancio e quindi le novità su Bagnoli, vale a dire la scoperta di avere un piano simile a quello del governo per circa l'80%.


La patata bollente - il significato è letterale e senza ambiguità - della Napoli Servizi resta tale, anzi il congelamento delle dimissioni del manager paradossalmente ha acuito distanze e differenze dentro la giunta e dentro la maggioranza. Qual è la strategia del sindaco? Cosa dirà alla sua squadra e ai suoi alleati, a iniziare dal gruppo DemA che ha chiesto la defenestrazione del manager prima ancora che rassegnasse le dimissioni nelle mani dell'ex pm? L'aria che tira è da resa dei conti. Altrimenti perché un rivoluzionario doc come Pietro Rinaldi di Sinistra in Comune, vicinissimo al braccio destro del sindaco Attilio Auricchio, direttore generale, capo di gabinetto e molto altro, ammaina la bandiera per una ragion di Stato tutta da decifrare e mette le mani avanti? «Mi pare che il sindaco si stia assumendo interamente sulle sue spalle una situazione complicata, e questo gliene andrebbe dato atto - dice il consigliere comunale - Le dimissioni del manager sono un fatto, e il sindaco per il momento non le ha né rifiutate né accettate». A chi si rivolge Rinaldi?

L'esponente di Sinistra in Comune poi prosegue: «De Magistris sa benissimo che così facendo attirerà su di sé le critiche di tanti (stampa, politica, sindacati), e fa questo con un grande senso di responsabilità. Potrebbe decidere in fretta, facendo probabilmente la cosa migliore per sé, ma sa che non sarebbe la cosa migliore per l'interesse della città, dell'azienda e degli stessi lavoratori. La Napoli Servizi è un'azienda strategica per l'amministrazione ed è giusto che ogni decisione sia presa quando siamo sicuri di fare un passo in avanti e non indietro». Senza Allocca - per Rinaldi - non si può dunque stare? Oppure senza i voti di David Lebro - suo protégé politico si rischia il collasso?


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