Maradona, il giallo della statua rifiutata dal Comune di Napoli: ​«Indagini sulle pressioni del tifo»

Per l'acquisizione della scultura si fanno avanti Afragola e Casalnuovo

La statua di Maradona davanti allo stadio
Non c’è pace per la statua di Maradona. L’opera della discordia donata dall’artista Domenico Sepe al Comune di Napoli – come riportato ieri da Il...

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Non c’è pace per la statua di Maradona. L’opera della discordia donata dall’artista Domenico Sepe al Comune di Napoli – come riportato ieri da Il Mattino - non sarà mai esposta all’esterno dell’impianto di Fuorigrotta. Palazzo San Giacomo ha deciso infatti di restituirla allo scultore per due ordini di motivi: il primo legato ad aspetti economico-finanziari, il secondo attinente ad una inchiesta giudiziaria partita ad inizio 2020.

E mentre il municipio partenopeo rinuncia al bronzo del Pibe de oro c’è chi si prenota per acquistare ed esporre la statua nella propria città: in prima fila il sindaco di Casalnuovo Massimo Pelliccia. Ad un anno e mezzo dalla cerimonia del 25 novembre del 2021, il responso del Comune è stato chiaro: la statua va resa al donatore. Il perché lo spiega una delibera del 16 febbraio: il presupposto alla base dell’accettazione del dono da parte dell’artista era il «valore modico della statua approssimativamente quantificato in 30 mila euro». 

Sulla base di ciò è stato sottoscritto un contratto tra le due parti. Si è però accertato dopo alcuni approfondimenti degli uffici e un parere dell’avvocatura che la donazione non si può considerare «di modico valore», dal momento che la somma di 30 mila euro supera il costo dei soli materiali utilizzati. Il risultato? L’accordo - ai sensi del codice civile - va inteso come nullo. All’artista è stato comunicato l’avvio del procedimento per annullare il contratto tramite il suo legale, al quale il Municipio ha inviato una nota lo scorso 20 gennaio. Su questo punto da piazza Municipio chiariscono: «I legali di Sepe hanno ricevuto la delibera integrale e quindi l’artista ne ha avuto conoscenza. Il Comune non ha svolto alcuna indagine sulle condizioni economiche dell’artista: al contrario, gli uffici, al fine di accertare la validità della donazione, hanno chiesto a Sepe di documentare la sua condizione economica, ma l’artista non lo ha fatto». «L’installazione dell’opera presso lo stadio Maradona – insiste l’ente nell’atto deliberativo - pare in grado di restituire al donante una utilità non irrilevante in termini di prestigio; siffatta utilità, oltre a stridere con la tipica gratuità della donazione, può risultare appetibile e contendibile da parte di altri artisti e di conseguenza impone il rispetto del principio di imparzialità e il ricorso a procedure di evidenza pubblica».

L’avvocatura ha chiesto all’amministrazione di tenere conto delle «indagini penali» in corso sulla vicenda legata alla statua, ma alle quali l’artista è completamente estraneo. In realtà l’indagine è partita dieci mesi prima rispetto all’ inaugurazione dell’opera, quando gli inquilini di Palazzo San Giacomo erano legati alla vecchia giunta de Magistris. Sotto i riflettori della Procura di Napoli ci è finita la manifestazione di interesse lanciata dal Comune per raccogliere idee e progetti per la realizzazione di un monumento - una statua, appunto - per ricordare il fuoriclasse. Gli uomini della Digos hanno poi acquisito le carte legate alla composizione della commissione nata per valutare le proposte. Il progetto è nato per unire sullo stesso tavolo l’interesse pubblico con l’apporto dei privati, fosse anche un semplice azionariato popolare. In quest’ottica l’idea della vecchia amministrazione era mettere a disposizione un iban per consentire a tutti di partecipare alla raccolta fondi. 

Secondo la Procura sulla statua di Maradona sarebbero avvenuti presunti condizionamenti della procedura amministrativa diretta a stabilire il contenuto del bando del Comune e la gara di aggiudicazione. La corsa al bronzo del Dies in poche ore fa il giro dell’area metropolitana. Il primo è Massimo Pelliccia, sindaco di Casalnuovo: «Abbiamo fornito la nostra disponibilità ad acquistare la statua e ad istallarla nella nostra città. Maradona, patrimonio dell’umanità». Antonio Iazzetta, consigliere comunale di opposizione ad Afragola fa sapere: «Perché, dopo aver fatto tutti i controlli e rispettate tutte le procedure, non installiamo la statua di Maradona nei pressi del “Luigi Moccia” dove il campione argentino fu protagonista di un’amichevole con l’Afragolese rimasta nella mente di tanti appassionati di calcio? Sono certo che Sepe prenderebbe in seria considerazione l’ipotesi di regalare alla sua città un’opera bellissima».
 

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Il Mattino