Continua ad essere abbandonato al degrado l'ingresso della metro Salvator Rosa su via Girolamo Santacroce. Una vera “discesa all'inferno” che dopo il crollo...
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«Ci troviamo di fronte ad uno scempio – afferma la consigliera della II Municipalità Rosanna Laudanno – che stiamo denunciando da mesi. Ma tutto resta immutato. Questa metro è fondamentale per una delle zone più trafficate e popolose della città, come quella del quartiere Avvocata. Un punto di snodo che serve una vasta fetta di cittadinanza del centro storico. Oltretutto le infiltrazioni, che hanno provocato la chiusura dello scorso Aprile, potrebbero essere degenerate ed essere alla base del crollo di due settimane fa. Questo deve farci riflettere per cercare di accelerare le operazioni di ristrutturazioni e messa in sicurezza. Le stazioni dell'arte, come questa di Salvatro Rosa, sono un patrimonio importante e che abbiamo il dovere di tutelare».
Un vero monumento insomma che – insieme alle altre stazioni – è diventato famoso in tutto il mondo e che affianca uno dei palazzi più importanti, per la storia recente della musica partenopea.
«Lo stabile proprio sopra la fermata – conclude Laudanno – è quello in cui abitò sino alla morte il compositore de “O sole mio” Giovanni Capurro. Una abitazione che tutti noi napoletani dovremmo conoscere e tutelare e che arricchisce, il già notevole patrimonio artistico della città. Qui c'è una convergenza di arte moderna e contemporanea che va salvata dal degrado. Riaprire questa fermata, vuol dire dare un segnale forte di tutela e valorizzazione delle nostre opere d'arte». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino