Napoli, ultima domenica gratis al museo: «Bonisoli ci ripensi». Ma c'è chi è d'accordo col ministro

«Ministro ripensaci, perché i giovani di Napoli hanno bisogno di acculturarsi e scoprire le bellezze della nostra città». E’ il messaggio,...

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«Ministro ripensaci, perché i giovani di Napoli hanno bisogno di acculturarsi e scoprire le bellezze della nostra città». E’ il messaggio, condiviso da più persone, che un giovane napoletano lancia dagli scaloni del Museo Archeologico Nazionale al ministro per Beni culturali Alberto Bonisoli in quella che – nelle intenzioni del numero uno del dicastero - potrebbe essere l’ultima domenica di ingresso libero nei musei statali.


La calura agostana non ha scoraggiato turisti e residenti nella provincia del capoluogo partenopeo: in molti non si  sono lasciati scappare forse l’ultima occasione per godere di una domenica alla scoperta del patrimonio culturale del proprio Paese in forma gratuita. Un’iniziativa introdotta durante la scorsa legislatura dall’ex ministro Dario Franceschini.
 
A storcere il naso di fronte all’annuncio di Bonisoli sono soprattutto i giovani.  «Secondo me è proprio un peccato- racconta una studentessa di storia dell’arte appena arrivata a Napoli da Padova – la gioventù oggi non è incentivata a visitare i musei. L’italiano medio non spende venti euro per andare a vedere una mostra».
Non è della stessa opinione una signora arrivata da Caserta per ritornare a visitare le bellezze archeologiche del Mann: «Se fosse l’ultima sarei d’accordo. E’ giusto che si paghi per mantenere bene i musei, sarebbe opportuno fare un po’ di sconto ma non lasciare che se ne usufruisca in maniera completamente gratuita. Ognuno deve dare il suo contributo».

Anche il pensiero di un altro giovane napoletano si allinea con quello del ministro. “Va bene per cominciare ma bisogna trovare un altro modo per valorizzare e  tutelare i nostri siti archeologici -che non sono utilizzati nel pieno delle loro possibilità”. “Va anche capito che i beni vanno mantenuti – aggiunge una turista modenese in visita a Palazzo Reale – c’è bisogno di diversificare in maniera intelligente”. Bonisoli nei giorni scorsi da Napoli aveva infatti spiegato che l’iniziativa poteva essere funzionale come lancio promozionale per riavvicinare i cittadini all’arte, ma che stava andando in una direzione sbagliata.
 

Che ci sia bisogno di un’alternativa valida, con sconti spalmati su diversi giorni della settimana,ne è convinta anche un’operatrice del settore stamattina al lavoro al Museo archoelogico. «Da addetta ai lavori non ho mai condiviso totalmente l’iniziativa. Le domeniche diventano una grossa abbuffata di arte per gente poco educata alla fruizione, e spesso ne risente la conservazione delle opere. In più alcuni musei non hanno personale sufficiente per gestire con la dovuta cura e attenzione questo tipo di flussi».
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Il Mattino