Napoli, striscioni anti-Salvini de Magistris: parteciperò al corteo

Dopo il Comune «derenzizzato» arriva quello «desalvinizzato». Dal palazzo del Consiglio comunale di via Verdi sventola da ieri lo striscione anti-Salvini,...

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Dopo il Comune «derenzizzato» arriva quello «desalvinizzato». Dal palazzo del Consiglio comunale di via Verdi sventola da ieri lo striscione anti-Salvini, che riporta appunto la scritta: «Comune desalvinizzato». Nel pomeriggio ne è comparso un altro alle Vele di Scampia, a firma del «comitato Vele». La grammatica demagistriana segna un nuovo punto sul suo tabellone arancione, in attesa dell’incontro di domani pomeriggio, organizzato dal gruppo «Noi con Salvini» alla Mostra d’Oltremare, dove è atteso alle 17 il segretario della Lega per il suo intervento. Ieri mattina a stendere il telo ci hanno pensato i movimentisti della maggioranza del sindaco. «Sabato saremo in piazza con i cittadini napoletani e dimostreranno che Salvini non è il benvenuto - spiega la consigliera comunale di DemA, Eleonora de Majo, espressione in aula del centro sociale Insurgencia - Le loro idee razziste, reazionarie e fasciste non hanno cittadinanza qui». Altra benzina sul fuoco la cosparge il sindaco de Magistris, che non si sottrae alla polemica a distanza con il leader del Carroccio: «Salvini ha avuto sempre disprezzo per il Sud e per Napoli. Ora vorrebbe cercare un consenso nei nostri territori ma lo seppelliremo politicamente con la cultura, con l’ironia, con l’accoglienza e con la fratellanza». 

 

Al di là delle polemiche che si stanno protraendo da due settimane, la domanda sorge spontanea: il sindaco sarà presente al corteo anti-Salvini? «Dove c’è il popolo, c’è anche il sindaco – risponde il primo cittadino - Mi auguro sia una grande manifestazione popolare, ricca di musica e di satira». De Magistris commenta poi le dichiarazioni del numero uno leghista, che ha definito «zecche» gli attivisti dei centri sociali: «Salvini non si può permettere di definirli così, la trovo un’offesa incredibile – evidenzia l’ex pm - considerato quanto stanno facendo i centri sociali in questi anni. Per me sono motivo di grande orgoglio e, tra i due, è retorico chiedersi da quale parte sto». Poi alza ancora l’asticella dello scontro: «Salvini era quello che diceva “Napoli colera”, o “scappate che arrivano i napoletani che puzzano”, è quello che ha fatto leggi contro il Sud, del partito travolto dalla questione morale. Si accorgerà che il Sud si sta riscattando da solo e non vuole stare più al guinzaglio della Lega Nord e di quelle strutture partitocratiche ed economiche che hanno sempre spostato le risorse al Centro Nord». Parole alle quali il segretario della Lega risponde per le rime intervenendo ai microfoni di Radio Uno: «De Magistris mi dà del nazifascista, evidentemente ha dei problemi di equilibrio personale. Ma vi pare normale che un sindaco dica io sto coi centri sociali, quelli che fanno a manate con la polizia? Con i problemi di viabilità, sicurezza e lavoro che ci sono a Napoli». Ed ecco la stoccata: «Che il sindaco da 15 giorni stia ad insultarmi è da ricovero». Tutte polemiche che non aiutano a distendere gli animi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino