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Sessantasette studenti di 17 scuole rappresentanti otto regioni. Sono i numeri della sesta edizione del Certamen Acerranum svoltosi al liceo Alfonso Maria dè Liguori di Acerra, la cui premiazione si è tenuta oggi nell'auditorium dell'istituto. Dopo due anni di sosta forzata a causa della pandemia, si è infatti rinnovata la sfida fra giovani studenti di tutta Italia chiamati a tradurre e commentare un brano delle Georgiche di Virgilio.
«In un momento in cui la perdurante pandemia e i venti di guerra provenienti dall'Ucraina suscitano desideri di pace, di una vita priva di traumi e maggiormente vicina all'originaria natura dell'animo umano - spiegano dal liceo Alfonso Maria dè Liguori - la rilettura delle Georgiche virgiliane non può che aprire ad una visione più ampia della vita, dell'uomo e del cittadino, virgilianamente protagonista di un ritrovato ordine sociale».
A precedere la cerimonia di premiazione, l'intervento del professor Crescenzo Formicola, docente di Letteratura Latina all'Università Federico II di Napoli e presidente del Certamen Acerranum, che ha assegnato un brano (centone) composto da versi tratti dal terzo e quarto libro delle Georgiche relativi alla peste del Norico e alla capacità del potere politico di tenere uniti i cittadini. Chiari i riferimenti all'Epi (pan-) demia tra etica, letteratura (classica) e potere politico, titolo della lectio magistralis tenuta oggi. A vincere la sezione Laus Italiae per i candidati esterni al liceo Alfonso Maria dè Liguori è stata Irene Villano, del liceo Cirillo di Aversa (Caserta), che ha preceduto Alessia Catherina Zagari del liceo Olivetti-Panetta di Locri (Reggio Calabria) e Andrea Nolè del Turriziani di Frosinone.
La prima classificata parteciperà di diritto alle olimpiadi nazionali di lingue e civiltà classiche. Il Certamen Acerranum è stata anche occasione di socializzazione: i partecipanti provenienti da fuori regione hanno incontrato gli studenti acerrani coetanei e visitato alcuni luoghi della città, terra diletta da Virgilio.
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