«Prima terremotati e colerosi ora italiani ma solo per i voti. Giù le mani dalla nostra terra. Salvini Statte a'casa». Recita così lo striscione che...
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«Il gazebo della Lega in una delle strade principali della città rappresenta un'offesa e una provocazione - afferma Jonathan, uno degli studenti scesi in strada a protestare - noi non abbiamo dimenticato che fino a poco tempo fa la Lega era ancora Lega Nord. Aver tolto la parola Nord non cambia la sostanza. Ci accusavano di essere i responsabili dei problemi sociali ed economici del Nord, le stesse cose che dicevano di noi ora le dicono dei migranti. Salvini promette di costruire un altro inceneritore ad Acerra in una terra già martoriata».
La protesta ha destato l'attenzione di molti vomeresi che si trovavano a passeggiare nell'arteria principale del Vomero, divisi tra consenso e disapprovazione.
«Soliti contestatori dei centri sociali» è la definizione che dà ai manifestanti Emiliano Caliendo, coordinatore dei giovani della Lega in quinta municipalità. «Noi eravamo qui per far sì che lo stadio Collana venga riaperto con una raccolta firme da presentare al Comune - spiega Emiliano - Mentre raccoglievamo le firme sono venuti a protestare contro la Lega e Salvini con le solite argomentazioni. Abbiamo risposto con il sorriso, anche perché la riapertura di una struttura sportiva va anche a loro beneficio. Quindi non capiamo il motivo della contestazione». Sul posto presente un presidio della Polizia di Stato. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino