Da circa un mese il liceo Sannazaro è balzato agli onori delle cronache per alcune scelte della preside Laura Colantonio ritenute «indecenti» da docenti,...
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«Ciò che conta per me è il benessere degli studenti», queste sono state le parole rilasciate dal direttore dell'USR al Mattino. Dopodiché il Provveditore afferma di non aver mai ricevuto nessun tipo di lamentela da parte delle componenti dell'Istituto; a questo punto trovo lecito supporre che al Provveditorato non si leggano i giornali né si guardino i telegiornali.
Sapete, quando qualche settimana fa la Scuola era in subbuglio per l'imminente visita ispettiva, noi Rappresentanti, dopo esserci consultati, decidemmo di inviare una mail all'USR dove chiedevamo di essere ascoltati dagli ispettori per poter dare voce anche agli Studenti; ebbene, non abbiamo mai ricevuto risposta.
Quando stamattina ho letto le due dichiarazioni sopraccitate mi sono lasciato andare ad un moto di rabbia e ad un livore profondi e radicati in me che, anno dopo anno, sopruso dopo sopruso, sono cresciuti sempre più.
Il corpo studentesco del liceo classico Sannazaro, sito in via Puccini, è sempre più scontento di queste soluzioni tampone: sempre più scontento anche perché, nel Consiglio d'Istituto straordinario convocato con lo scopo di far fronte alle gravi problematiche dell'Istituto, ancora una volta non si è cercato un dialogo ma si è semplicemente imposta una soluzione meno indecente e indecorosa della prima - pur sempre strutturata in maniera discutibile - che poggia su criteri inconoscibili ai più.
Nessuno di noi abbandona la lotta per garantire a tutti l'esercizio del diritto allo studio nelle migliori condizioni possibili ed è in quest'ottica che chiediamo ancora una volta, sempre più stremati ed esausti dall'insopportabile aria che ormai si respira nei corridoi della Scuola, un intervento netto e risolutivo da parte delle Istituzioni competenti che possa punire e allontanare il responsabile di tutto questo. Gli Studenti si mantengono uniti e fermi come si sono sempre dimostrati in questa vicenda ed è con un'unica voce polifonica che chiediamo una decisione dirimente». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino