Napoli, gli studenti tornano in piazza: «Le nostre scuole non sono sicure»

Circa 200 ragazzi hanno sfilato in corteo da piazza Garibaldi a Palazzo Matteotti

La protesta degli studenti a Napoli
Dopo il sit-in dello scorso 22 dicembre, gli studenti delle scuole superiori di Napoli e provincia sono tornati stamane a scioperare nelle strade del capoluogo campano. Circa 200...

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Dopo il sit-in dello scorso 22 dicembre, gli studenti delle scuole superiori di Napoli e provincia sono tornati stamane a scioperare nelle strade del capoluogo campano. Circa 200 giovanissimi hanno sfilato in corteo da piazza Garibaldi fino all’esterno di Palazzo Matteotti, sede della Città Metropolitana, dove una delegazione studentesca è stata accolta dal consigliere, con delega in materia di Edilizia Scolastica, Salvatore Cioffi.

Durante la manifestazione, promossa dall’Uds della Campania insieme a diversi collettivi studenteschi della provincia partenopea, gli studenti hanno portato al centro dell’attenzione i temi della sicurezza ed il diritto allo studio. «Strutture datate e fatiscenti, scuole in doppi turni in assenza di sedi, soffitti che crollano durante le ore scolastiche e riscaldamenti spenti in attesa – anche da anni in alcuni casi – di lavori di manutenzione che però non vengono realizzati». Queste solo alcune delle situazioni precarie denunciate dai giovanissimi che per l’occasione hanno realizzato anche un apposito dossier, mappando le problematiche riguardanti l’edilizia scolastica di circa 10 scuole del Napoletano.

«Ogni anno – spiega Fabio Pilato, responsabile organizzazione per l'Unione degli studenti Campania - nei mesi invernali riscontriamo numerosi problemi all’interno delle nostre scuole che spesso sono strutture fatiscenti: questo non lo possiamo più accettare». «I nostri istituti – chiarisce lo studente – hanno bisogno di grossi investimenti economici e di lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria. Siamo molto arrabbiati anche perché sono anni che ci vengono promessi interventi: è ormai noto a tutti che le scuole dell’intera Regione soffrono di problemi di edilizia».

«Scuole che crollano studenti che non mollano» è stato difatti lo slogan scandito dai giovanissimi per tutto il corso del corteo, al fine di sollecitare la Provincia ad intervenire sulla messa in sicurezza degli istituti. Tra i casi più eclatanti spiccano gli studenti del Marconi di Giugliano. Dove circa 1400 scolari sono stati «sfrattati» dai propri banchi di scuola – perché l’istituto è stato dichiarato inagibile alla fine dello scorso anno scolastico – ed ora restano divisi in altre quattro scuole del comune flegreo dove sostengono lezioni pomeridiane. In attesa di sviluppi dal percorso, avviato già da tempo da Città Metropolitana, per ricollocare i ragazzi: al momento mancano strutture idonee sul territorio comunale per ospitare tutti.

«Siamo ancora senza una sede – racconta Christian Auricchio, rappresentante d’istituto del Marconi – oggi continuiamo a protestare perché il diritto allo studio è fondamentale ed in questo momento questo diritto sacrosanto a noi non ci viene realmente riconosciuto». «Ci è stata tolta la nostra socialità – osserva, invece, Lorenza D'Andrea, rappresentate dell’istituto flegreo – andiamo a scuola solo di pomeriggio uscendo quasi alle 8 di sera e rinunciamo ai nostri hobby: non abbiamo più una vita sociale».

«Dopo aver vissuto la Dad – prosegue Lorenza – continuano a privarci della nostra seconda famiglia, perché per me la scuola è una seconda casa. Non auguro a nessuno di vivere quello che stiamo subendo noi». Fabiana Longobardi, anche lei rappresentante d’istituto, ricorda che si tratta di «un professionale ed abbiamo pertanto bisogno dei laboratori per approfondire i nostri studi». Ad accompagnare, in corteo, l’abbondante contingente del Marconi ci sono anche tanti genitori, delusi forse anche più dei ragazzi: «È una vergogna: i nostri figli non sono studenti di “serie B” – dice amareggiata la signora Fortuna Annunziata -  questi ragazzi stanno lottando per una scuola, non per cose frivole».

A termine della marcia studentesca - nel corso della quale gli studenti hanno ricordato, effettuando un minuto di silenzio, Lorenzo Parelli (il 18enne deceduto in fabbrica lo scorso 21 gennaio 2022 mentre si trovava ad affrontare il suo ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro) – una delegazione studentesca è stata accolta nella sala Borsellino della Provincia dal consigliere metropolitano Salvatore Cioffi. A cui gli studenti hanno consegnato il fascicolo contenente diverse problematiche riscontrate in alcuni edifici scolastici di Napoli e provincia. 

Nel corso dell’incontro, durato un paio d’oro ore, il consigliere delegato all’Edilizia scolastica della Città metropolitana di Napoli ha garantito il via ad appositi sopralluoghi, da effettuare entro la fine della prossima settimana, per gli istituti: Flacco e Nitti di Portici, Tilgher di Ercolano, Iti Fermi – Gadda di Napoli, il liceo Artistico Statale di Napoli e il Liceo Scientifico Filippo Brunelleschi di Afragola.

Sviluppi sono arrivati anche per quanto riguarda l’istituto di Giugliano dove, già per il prossimo 28 febbraio, una prima parte di scolari potrebbe entrare in una struttura (denominata “Villa Gallo”) individuata sul territorio comunale che disporrebbe di circa 21 aule da destinare agli studenti. Nel mentre si continua a lavorare per cercare altri edifici adeguati all’attività didattica, valutando spese e fattibilità dei progetti.

«Abbiamo analizzato insieme le numerose criticità dei nostri istituti di scuola superiore - ha dichiarato il consigliere metropolitano a termine della discussione con la delegazione studentesca - ragionando insieme sulle difficoltà burocratiche e sui tempi di realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Abbiamo avviato un percorso di condivisione degli obiettivi dell’ente e delle azioni che lo stesso porrà in essere».  «La sicurezza e la fruibilità degli spazi – evidenzia Cioffi -  è un diritto che deve essere garantito con assoluta priorità. Resto convinto - conclude - che i giovani siano la nostra speranza».

 

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Il Mattino