Napoli. Diritto allo studio la Regione apre un’inchiesta

Napoli. Diritto allo studio la Regione apre un’inchiesta
Ci sono i magistrati che indagano e poi giudicano, ci sono i politici che legiferano e poi c'è la signora Maria Pinto. Ad ognuno la sua funzione sul tema scottante...

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Ci sono i magistrati che indagano e poi giudicano, ci sono i politici che legiferano e poi c'è la signora Maria Pinto. Ad ognuno la sua funzione sul tema scottante delle Adisu, le aziende per il diritto allo studio universitario a Napoli. Mentre infatti la Procura indaga su eventuali profili penali (c'è un procedimento in corso che riguarda la gestione da parte dei vecchi amministratori fino al 2014), la Regione Campania lavora a una riorganizzazione dell'intero comparto, e infine una sconosciuta presenta denunce circostanziate su «affidamento di servizi e presunti prelievi dalle casse economali delle Adisu» che hanno portato Palazzo Santa Lucia alla creazione di una commissione d'inchiesta interna, nata il 1 dicembre 2016 e ora prorogata fino al 31 gennaio 2017.




Dal decreto a firma del dirigente responsabile del settore Antonio Oddati si evince infatti che «con nota sottoscritta dalla signora Maria Pinto, protocollata presso gli uffici del Gabinetto del Presidente della Giunta Regionale il 14 novembre 2016, si denunciavano presunti illeciti in relazione alle Adisu Federico II, Parthenope e l'Orientale» e che al Dipartimento dell'Istruzione, della Ricerca, del Lavoro, delle Politiche Culturali e Sociali «sono pervenute molteplici ulteriori note, anonime o non autografe, che denunciano presunte illegittimità presso le Adisu in oggetto». Da qui la scelta del Commissario Straordinario delle Aziende di Federico II, Parthenope e l'Orientale «avendo anche egli ricevuto dalla signora Maria Pinto l'esposto-denuncia» di dare avvio ad un'azione di accertamento costituendo una Commissione di verifica e controllo.



Per la complessità del lavoro istruttorio in carico alla Commissione, la Regione ha deciso a fine anno di integrarla con un avvocato dell'Ufficio Speciale dell'Avvocatura Regionale, Maria Laura Consolazio che va a sedersi al fianco di Raffaele Balsamo Raffaele, Tonia Elmino, Giovanni Reggio, Armando Sagliocco e Arturo La Ringa Arturo. Ma chi è la signora Pinto, una quivis de populo? Sì, una sconosciuta ai palazzi della politica regionale (almeno ai più) che sembra però sapere molto di come sono state amministrate fino a due anni fa queste aziende universitarie in città. Segnalate molte opacità, alcune distrazioni di fondi, appalti affidati a soliti noti. T


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