Stupro a Napoli, colombiana violentata dagli arabi: ​la verità dalle telecamere

Aggressione alla Ferrovia: sequestrato le immagini riprese da alcuni sistemi di videosorveglianza

Immigrati in piazza Garibaldi
Potrebbero presto arrivare ad una svolta le indagini sul brutale stupro avvenuto domenica mattina nella zona immediatamente adiacente a piazza Garibaldi. Gli investigatori della...

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Potrebbero presto arrivare ad una svolta le indagini sul brutale stupro avvenuto domenica mattina nella zona immediatamente adiacente a piazza Garibaldi. Gli investigatori della Squadra Mobile di Napoli e del commissariato Vasto hanno, infatti, sequestrato le immagini riprese da alcuni sistemi di videosorveglianza presenti sul luogo dell’accaduto. Immagini che, una volta passate al setaccio, potrebbero fornire informazioni ritenute fondamentali per arrivare all’identificazione dei responsabili. In particolare, l’attenzione delle forze dell’ordine è rivolta ad individuare il veicolo a bordo del quale sarebbe avvenuta l’aggressione a sfondo sessuale. Si tratta di un furgone a bordo del quale la vittima, una cittadina colombiana di 41 anni, sarebbe stata trascinata con la forza dai suoi aggressori, almeno tre. 


Poche le informazioni che la vittima, visibilmente sotto shock, avrebbe riferito agli agenti che l’hanno interrogata. L’unico dettaglio degno di nota emerso dal suo racconto è che i suoi aggressori erano extracomunitari, forse arabi. Un dettaglio che la donna avrebbe scoperto sentendoli parlare tra loro una volta che l’avevano rapita. Più lucido, invece, il triste racconto delle violenze subite. La vittima, infatti, ha riferito di essere stata aggredita mentre, a piedi, percorreva la zona di Porta Capuana. Afferrata alle spalle e dopo averle tappato la bocca con una mano, uno dei suoi assalitori l’avrebbe spinta all’interno del furgone dove ad attenderlo c’erano gli altri componenti del branco. Dopo averla costretta a spogliarsi, quindi, ne avrebbero abusato a turno per poi, una volta soddisfatti i loro istinti animaleschi abbandonarla sul ciglio della strada. A soccorrerla alcuni passanti che, compreso cosa era accaduto, hanno immediatamente allertato il 118 e la polizia. La donna è stata trasferita prima al Pellegrini e poi al Cardarelli per le cure. Qui è stata raggiunta anche dagli investigatori che hanno ascoltato il suo racconto e che hanno prelevato anche gli indumenti, in particolare la biancheria intima, che indossava al momento dell’aggressione. L’analisi sui tessuti potrebbe fornire altre informazioni rilevanti per le indagini. Intanto è iniziata la caccia all’uomo con le forze dell’ordine che hanno puntato i riflettori sui numerosi extracomunitari che giorno e notte bazzicano nei pressi della stazione centrale e che, purtroppo, hanno trasformato l’intera area in terra di nessuno. L’accaduto, sebbene sia il più grave, non è certo l’unico episodio di violenza registrato nella zona negli ultimi tempi. Qualche mese fa era toccato a un’infermeria casertana che era stata aggredita da un cittadino nordafricano senza fissa dimora. Quindi era toccato a una ragazzina di appena quindici anni. Le sue urla avevano attirato l’attenzione di alcuni passanti e il suo aggressore, un pakistano, era stato bloccato mentre cercava di allontanarsi in tutta fretta. Episodi ai quali vanno aggiunte le ripetute segnalazioni di risse e aggressioni tra extracomunitari anche con epiloghi tragici. Per questo motivo, sul tavolo delle forze dell’ordine, ci sono diverse opzioni per rafforzare l’apparato di controllo nell’area. L’idea è quella di aumentare i presidi nelle zone considerate più a rischio come Porta Capuana e il Vasto dove sembra essersi concentrata la maggior parte dei disadattati protagonisti delle recenti vicende di cronaca.  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino