Napoli, sventagliata di kalashnikov contro un intero palazzo. Raffica in un'altra strada contro le auto

A Napoli si torna a sparare. Torna il terrore. Non sono due, ma tre i raid avvenuti nella notte tra sabato e domenica. Un intero stabile nella zona occidentale della città...

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A Napoli si torna a sparare. Torna il terrore. Non sono due, ma tre i raid avvenuti nella notte tra sabato e domenica. Un intero stabile nella zona occidentale della città è finito nel mirino di ignoti che hanno esploso una sventagliata di colpi, probabilmente, di kalashnikov. Sono stati infatti trovati una ventina di bossoli calibro 7.72. I proiettili di mitragliatore hanno raggiunto la struttura provocando ingenti danni anche a un centro estetico che ha le vetrine sulla strada.

 


Il fatto è avvenuto intorno alle 3 in via Cavalleggeri d'Aosta. Secondo la Polizia, che indaga, i titolari del centro estetico sono assolutamente estranei a vicende di criminalità. I sospetti, ancora però al vaglio degli uomini del commissariato San Paolo, è che nel mirino degli autori di quello che appare come un vero e proprio raid intimidatorio, ci sia una famiglia della zona che risulterebbe legata a un clan camorristico.

A Cavalleggeri altri colpi di pistola sono stati esplosi contro diverse autovetture in sosta in via Crispo, non lontano dal palazzo al centro dell'altro raid. Sul posto, alle 7,30, i poliziotti hanno eseguito i rilievi. I bossoli repertati sono dello stesso calibro di quelli trovati in precedenza a Cavalleggeri d'Aosta.

Sempre ieri, un uomo di 53 anni, Mario Volpicelli, è stato ucciso a Ponticelli con due colpi di pistola alla testa. La vittima non risulta affiliata ad alcun clan della zona ma era imparentata con due esponenti di spicco della camorra. L'hanno uccisa in serata in via Curzio Malaparte mentre, con le buste della spesa in mano, Volpicelli stava rientrando a piedi nella sua abitazione in via De Meis, nel quartiere alla periferia est. I killer gli hanno sparato contro diversi colpi di pistola, uno o due dei quali alla testa.

Dinamica da delitto di camorra ma movente ancora tutto da individuare. Nel suo passato un problema con la giustizia per la violazione della normativa sul traffico di stupefacenti, Mario Volpicelli era cognato del boss pentito Vincenzo Sarno e zio di Gennaro Volpicelli, ritenuto dagli investigatori un killer del clan De Micco. Sul posto la Scientifica ha fatto i primi rilievi mentre le indagini sono state affidate alla Squadra Mobile della Questura di Napoli.


Nel quartiere ci sono stati tre omicidi nel giro di quattro mesi. Una settimana fa è stato ammazzato Davide Montefusco, un ex affiliato ai Sarno ed ex collaboratore di giustizia. Nel 2015, tra gli altri, era finita sotto il fuoco dei sicari Nunzia D'Amico, ritenuta reggente del clan omonimo. Gli investigatori stanno cercando di capire gli ultimi movimenti di Volpicelli e se in qualche modo ci siano legami tra i riposizionamenti dei clan nel quartiere dopo gli ultimi agguati mortali. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino